Il più consumato in assoluto, nel mondo, è il “Thè Nero”, differenziato e caratterizzato in base alla lavorazione delle foglie. Abbiamo il famoso “English Breakfast”, il più consumato in assoluto nelle prime colazioni, che ha un sapore deciso, vagamente tostato ed è molto ricco di teina, viene prodotto nella regione indiana dell’Assam ed a Ceylon e si consuma al mattino insieme a latte o limone; poi abbiamo il “Prince of Wales”, thè nero con l’aggiunta di un pizzico di thè verde e di oloong, spesso profumato con bacche di bosco (blackcurrants), proveniente anch’esso dalla regione dell’Assam e di Ceylon, bevuto sempre al mattino come alternativa meno energetica all’English Breakfast in quanto è meno ricco di teina. A seguire, abbiamo l’“Earl Grey”, thè nero aromatizzato al bergamotto, prodotto esclusivamente in Cina ed adatto per un consumo a tutte le ore; il “Darjeeling” è un thè nero più leggero e dolce, prodotto in India, definito il “thè delle cinque” per antonomasia; infine abbiamo l’“Orange Pekoe”, thè nero dal sapore delicato che ricorda vagamente il malto, prodotto in Cina ed a Taiwan, anch’esso adatto a tutte le ore. Tutte queste varietà di thè nero sono ottenute lasciando germogli e foglie ad essiccare all’aria per 12-24 ore, oppure distesi in lettiere e sottoposti ad un leggero flusso di aria calda; successivamente, le foglie vengono arrotolate meccanicamente, in modo che escano gli enzimi che determinano la fermentazione, vengono messe a fermentare in ambienti umidi e successivamente lasciate essiccare definitivamente.
Un altro thè molto apprezzato è il cinese “Oloong”, che spesso viene aromatizzato con ribes nero, il quale subisce una fermentazione molto breve, tanto che viene anche definito “semifermentato”; è adatto per il consumo ad ogni ora. Il “Thè Rosso”, invece, chiamato anche “Pu-Erh”, segue un processo di fermentazione molto particolare, il quale prevede l’aggiunta di lieviti ed una fermentazione molto lunga, che può durare anche due anni e che lo rende particolarmente ricco di antiossidanti; ha un sapore decisamente dolciastro, che ricorda vagamente il mosto d’uva, viene prodotto nella Cina meridionale ed è adatto ad un consumo ad ogni ora. Attenzione a non confondere il Thè Rosso con il “Roiboos”, un infuso chiamato anch’esso thè rosso, ma ottenuto da un arbusto che cresce in Sudafrica.
Il più prezioso, sia in termini di qualità quanto puramente economici (è in assoluto il thè più costoso! n.d.r.), è il “Thè Bianco”, conosciuto anche come la “bevanda degli Imperatori”. Esso si ottiene dai germogli più teneri della pianta, quelli non ancora schiusi, raccolti due volte l’anno in un periodo ben preciso, aprile e settembre, e le piante vengono coltivate esclusivamente nella regione