LE TRISTI CONSIDERAZIONI DELLE PERSONE SEMPLICI
                                              di Gaudenzio Rovaris

     Il decreto Salva-Italia e le indagini sui “salvatori in pectore et in acto”
     Ci risiamo: è iniziata la caccia alla demolizione morale di chi ci dovrebbe salvare. Si è cominciato con allusioni alla cena di fine anno a Palazzo Chigi per proseguire con il caso che ha portato alle dimissioni del sottosegretario Carlo Malinconico, con la casa del ministro Filippo Patroni Griffi (articolo di Marco Lillo su “Il fatto quotidiano” del 7 gennaio 2012) e il caso dell’altro ministro Francesco Profumo [“C’è il ministro che controlla se stesso e il ministro che ha comprato a prezzi stracciati una casa con vista sul Colosseo. Chiuso con le dimissioni il caso Malinconico, il governo Monti è inciampato di nuovo e si trova ancora alle prese con i guai e le disavventure dei suoi componenti. Nel mirino c’è, come ha raccontato “Il Giornale”, il doppio ruolo di Francesco Profumo, contemporaneamente titolare dell’Istruzione e presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, insomma controllore e controllato; e poi si trascina la sempre più imbarazzante saga che ha per protagonista il responsabile della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi, il consigliere di Stato in aspettativa che alla fine di una lunghissima guerra ha comprato un appartamento di 109 metri quadri catastali nel cuore di Roma per 177 mila euro”], da “Il Giornale” del 17 gennaio 2012 a firma di Stefano Zurlo.
     Aspettiamo novità a stretto giro di posta…
     Ma il popolo che ne dice?
     Basta leggere quanto gira in Internet [“…e i politici dovrebbero solo vergognarsi!!!” con rivelazioni allucinanti sui loro privilegi…] e sui media [in particolare “L’Espresso”, “Il Corriere della sera”, “La casta”, un libro-inchiesta uscito il 2 maggio 2007, curato da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzoli e che ha avuto un enorme successo].
     I comici, orfani di Berlusconi, stanno orientando le loro satire verso i politici, in particolare Crozza a “Ballarò”, che quasi gioiscono di essere presi in giro come fosse un motivo di particolare successo e sorridono spesso come ebeti dimostrando la loro sufficienza e superiorità…ma raramente sembrano capire che non si tratta solo di satira.
     Ed ecco chi ci chiede: “Sacrifici ed equità per risalire la china - «Chiamatelo decreto salva Italia» (dal discorso che il presidente del Consiglio Mario Monti ha tenuto prima di illustrare le misure anticrisi)”.
     Dovevano pubblicare i loro patrimoni, i loro introiti, limitare i tetti delle pensioni, i conflitti di interesse… Se non ci fossero alcuni giornalisti segugi,

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