BRYAN MAY E KERRY ELLIS INCANTANO MILANO
a cura della Redazione
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Sold out all’auditorium di Milano per la terza tappa del tour italiano di Bryan May.
Il mito, la storia del rock, il suono dei Queen, uno tra i chitarristi fondamentali della musica moderna: Brian May torna sui palchi italiani con il suo nuovo progetto dal nome "Born Free", in compagnia della cantante Kerry Ellis, con la quale collabora dal 2009. Il “Born Free tour”, nato proprio dalla collaborazione tra i due artisti, è una campagna di sensibilizzazione contro l’uccisione di leoni ed altri animali tenuti in cattività in Sud Africa, il Paese nel quale i due artisti si sono recati prima del tour per vedere di persona come vengono trattati questi animali.
Emozioni a non finire durante tutta la serata acustica, proposta dal duo, a partire dall’ingresso sul palco di Brian May, che, ancora senza la chitarra in mano, viene accolto da una standing ovation della platea con un applauso durato minuti; dopo i ringraziamenti di rito, finalmente le note della chitarra incominciano a vibrare nell’aria, accompagnando la sorprendente voce della vocalist Kerry Ellis.
Il concerto è continuato fra un alternarsi di canzoni dei Queen, rivisitate in versione acustica per l’occasione, e omaggi ad artisti del calibro di Elvis Presley, dei Beatles e dei Kansas, il tutto incorniciato da un palco illuminato da candele per un atmosfera intima e familiare.
Una serata acustica a tutto tondo la quale nel finale si è trasformata in una festa totale con le persone in piedi a battere mani e piedi accompagnando la chitarra “Red Special” (costruita dallo stesso May alla fine degli anni sessanta) sulle note di “Wewillrock you”.
Per chi come me è cresciuto con la musica dei Queen, questa è stata una serata storica ed emozionante; durante il concerto, più volte si è ricordato l’indimenticabile Freddie Mercury ed ogni volta erano applausi scroscianti, una festa dai contorni magici al punto che, sugli applausi finali, guardando dietro al palco, mi è sembrato di vederlo, dall’alto, sorridente, applaudire il suo amico Brian.
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