SANREMO: 63° FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA
                                              di Paolo Acquati

     Volevano spostarlo, troppo vicino alla data delle elezioni, era etichettato come un Festival troppo di sinistra, c'era il timore che potesse influenzare la scelta degli elettori, risultato: il Festival di Sanremo è stato vinto da Marco Mengoni, le elezioni politiche, invece, ancora non si è capito, però sicuramente il televoto ha premiato Beppe Grillo!
     Scherzi a parte, pare siano tutti concordi nell'affermare che questa edizione del Festival è riuscita a restituire agli italiani la musica. Basta alle edizioni “supertelevisive”, ai supermegaospiti, alle superbellezze, l'attenzione è stata

rivolta soprattutto alla qualità della proposta canora e pare che il pubblico abbia veramente gradito visto che è stato raggiunto il record assoluto di ascolti: la media degli ascolti delle cinque serate di questa edizione del Festival di Sanremo è stata pari a 11 milioni 936 mila e la media share del 47,26%, con un saldo positivo di 814 mila spettatori rispetto alla media delle cinque serate del Festival di un anno fa, condotto da Gianni Morandi.
     Quello che mi ha incuriosito di questa edizione è la ricerca effettuata (sito web RAI) relativamente alle parole maggiormente utilizzate nei testi delle 36 canzoni in gara: come da pronostico ha vinto “amore”, 30 presenze in 13 canzoni diverse, segue “inferno”, con 22 presenze, ma qui la colpa è di Elio, che l'ha utilizzata ben 20 volte in “Dannati forever”, poi “vita” (19), “canzone” (18), “felicità” e “mondo” (17). Per quanto riguarda gli aggettivi, il più utilizzato

risulta essere “bello”, 14 presenze in 9 canzoni. Tra i verbi, dopo “essere” e “avere”, vince “potere” (88 volte in 21 canzoni), seguono “sapere” (60), “fare” e “volere” (44) e “dire” (38).
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