TEST DRIVE “VIRTUALE”: A BORDO DEL BLOODHOUND SSC
                                              di Graziano Paolo Vavassori

     Perché l’uomo detentore del record mondiale di velocità su terra dovrebbe battere il proprio primato?
     Ci sono uomini drogati di adrenalina, possiamo citare per esempio Patrick de Gayardon, alla ricerca di quell’emozione da provare in modo sempre più intenso, solo che, al fine di raggiungere questo obbiettivo, essi sono obbligati a spingersi oltre i limiti, oltre i propri limiti. Ce ne sono degli altri che si spingono oltre i limiti… che diverranno i nuovi limiti… ma lo fanno con intelligenza, pragmatismo e, oseremmo dire, logica. Questi uomini non sono alla ricerca dell’estremo, sono persone che non possono fare altro in quanto sono nate per fare questo, è come se… il loro posto naturale è “là”, sono il tassello di un puzzle, non lo si può mettere da nessun’altra parte. Uno di questi è Andy Green, il detentore del record testé citato, l’unico uomo sul pianeta ad aver superato la velocità del suono su terra.

     Già il nome… è come dire Mario Rossi in Italia, infonde tranquillità, sicurezza, certezza di quanto vuole realizzare, ma non è possibile essere tranquilli nel pensare di raggiungere mille miglia orarie su un veicolo razzo a terra. Mille miglia, Mach 1,4, ossia, terra terra, 1.609 Km/h. Stiamo parlando di velocità da volo applicate su terra ferma.
     Il precedente record mondiale,
raggiunto da Green, appunto, è di 1.227 km/h. Diciamo pure che con la tecnologia giusta, un budget adeguato (il progetto Bloodhound prevede un costo massimo di 15 milioni di sterline) e una bella dose di coraggio da parte dell’uomo giusto è possibile superare i record; man mano che le velocità in gioco si alzano, tuttavia, subentra un problema non da poco: trovare il luogo adatto. Green ha girato quattro continenti prima di trovare su quale pista correre. Pista! Veramente anche il concetto di pista, con le misure in gioco, diviene relativo. La famosissima distesa salata di Bonneville è ostica, così viene definita da Green, mentre Blackrock è troppo dissestata e allora… che cosa c’è di meglio che farsene una nuova?
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