istituzioni nazionali ed europee possono mettere a disposizione. Tuttavia, ciò, per ora, rappresenta solamente un’ipotesi e le perplessità rimangono, poiché da tempo si sono rincorse troppe voci sul destino dei vecchi Ospedali Riuniti. Se, quindi, da una parte la collettività può rallegrarsi dell’esistenza di un nuovo e funzionale presidio sanitario, dall’altra c’è il serio rischio che una elegante zona della città sia destinata ad andare incontro ad un progressivo quanto rapido degrado qualora il fenomeno non venga adeguatamente monitorato dalle istituzioni cittadine.
     Sulla stampa locale sono state denunciate le prime avvisaglie di questa preoccupante involuzione, in quanto il complesso dismesso avrebbe già richiamato orde di sbandati e senzatetto, che nei locali abbandonati avrebbero individuato dormitori e bivacchi. Se così fosse, avremmo già assistito ad una prima spontanea forma di riconversione autogestita, sulla quale l’amministrazione cittadina dovrebbe rapidamente assumere decisioni chiare onde evitare che si radichino abitudini difficili da debellare e che inevitabilmente creerebbero disappunto, per usare un eufemismo, tra i residenti del quartiere di Santa Lucia. Richiamare l’Amministrazione a compiti di vigilanza è quindi un dovere civile ed è facile comprendere cosa potrebbe accadere se non si interviene in tempi rapidi.
     Da alcuni organismi sociali ed in attesa che l’area venga alienata e riqualificata, sono pervenute delle proposte temporanee per ovviare ad un destino pericolosamente scritto e che prevedono la destinazione dei padiglioni ad associazioni culturali, musicali e teatrali, con lo scopo di mantenere in vita la struttura durante i probabili lunghi periodi di stallo. Queste associazioni, che a fatica riescono a reperire spazi nel tessuto cittadino, ben potrebbero sfruttare le potenzialità dell’area, organizzando eventi di vario genere e di ampio richiamo. L’utilizzo provvisorio del perimetro dell’ex ospedale potrebbe, insomma, rivelarsi un’opportunità molto interessante ed utile per le necessità medio tempore di tanti soggetti ed organismi spesso relegati ai margini del tessuto urbano e permetterebbe, altresì, di consentire un controllo indiretto sul territorio, senza ricorrere a vigilanze private con accollo di costi aggiuntivi o, quantomeno, limitandone l’utilizzo.
     Anche l'area adibita a giardino interno ha tutte le caratteristiche per essere dotata di attrezzature ludiche per l’infanzia e per costituire un polmone di sfogo avvolto dallo sfondo della sempre suggestiva cornice di Città Alta. Del resto, tutte le numerose iniziative che potrebbero trovare applicazione nella fase transitoria,

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