collettivo, con relativa dispersione di denaro pubblico e di aspettative sociali.
     Si prospetta ora quella che potrebbe diventare un’altra e più significativa perdita per l’intero territorio orobico, al di là delle opinioni contrastanti, miopi e conservatrici che potrebbero susseguirsi, e forse rallegrare anche qualcuno particolarmente allergico alle divise grigio verdi.
     Peraltro, anche il quartiere di Santa Lucia, che già ha subìto le conseguenze del trasferimento dell’Ospedale, rischierebbe di patire un ulteriore degrado, poiché si troverebbe, nel giro di poco tempo, a dover fare i conti con due aree abbandonate, particolarmente estese, che richiamerebbero l’esercito dei vagabondi e dei senzatetto, cosa già successa per gli ex Riuniti.
     L’imperativo categorico diventa, quindi, quello di scongiurare una ipotesi molto più reale di quella che potrebbe sembrare e l’Amministrazione comunale non dà l’impressione di essere preparata a gestire una tale eventualità. Difendere quindi il territorio e, con esso, i presidi importanti che vi sono collocati, deve rappresentare un input imprescindibile per continuare a garantire competitività alla collettività e puntare su scelte strategiche di indubbio prestigio.