IL CASTIGO DEGLI INNOCENTI
di Ethan Cross
|
|
Ethan Cross è lo pseudonimo di uno scrittore che vive nell'Illinois con la moglie e le due figlie. A differenza dei suoi compagni di classe, da piccolo Ethan dichiarava di non voler diventare un poliziotto o un pompiere, desiderava solo scrivere di poliziotti e di pompieri e il suo sogno si è realizzato: "Il castigo degli innocenti", primo romanzo di una fortunata serie, è diventato un bestseller negli Stati Uniti.
Il libro narra la storia di Francis Ackerman, pericoloso assassino fuggito da un ospedale psichiatrico di massima sicurezza. Il suo unico obiettivo è uccidere e i più deboli sono le sue prede preferite. Adora giocare con le sue vittime e, prima di concedere loro la morte, gli piace vederle agonizzare, fuggendo poi nella notte lasciandosi dietro una scia di sangue e terrore.
Marcus Williams, invece, è un ex poliziotto tormentato da un passato difficile, è sempre dalla parte degli indifesi, spietato con i nemici, ha appena ereditato una tenuta nel Texas meridionale e finalmente conta di lasciarsi alle spalle i suoi incubi ed iniziare una nuova vita, ma il destino gli farà incontrare Ackerman, un incontro che lo porterà al centro di un gioco sanguinoso e spietato, meccanicamente pianificato, che lo renderà parte di un progetto, predisposto apposta per lui, in cui per stanare il nemico dovrà sottostare alle sue regole.
Il padre dell'assassino, Ackerman senior, era un docente di psicologia, ma i suoi saggi e le sue idee furono ignorati dalla società medica; egli aveva fondamentalmente una teoria secondo la quale assassini non si nasce, ma si diventa… "l'assassino come puro prodotto del suo ambiente…", secondo lui bisogna incolpare la società di aver creato tali mostri.
Oggi, gli esperti dicono che alla base di comportamenti abominevoli e crimini violenti c'è sempre una combinazione fra le due cose e che alcuni fattori ambientali provocano una reazione in persone con caratteristiche genetiche ed ereditarie predisponesti, tuttavia, Ackerman senior credeva fermamente nella sua teoria e non aveva altra possibilità che dimostrarla attraverso il figlio, trasformandolo in un assassino edonista che cerca il brivido della caccia e che prova un piacere sadico nell'uccidere, un assassino dominatore in cui il movente principale è il controllo e il dominio della vittima. Il tutto scandito dal tempo, che, secondo Ackerman, è una cosa talmente inafferrabile e sfuggente che le persone cercano di catturare progettando apparecchi per mettere questo grandioso concetto in un’armoniosa scatolina, in modo da poterlo capire, misurare e perfino assegnargli un valore, non capendo invece che il tempo scorre e cambia continuamente attorno a noi, è il tessuto di cui è fatto l'universo e noi siamo solo delle singole gocce nel grandioso oceano del tempo.
|
|
|