Questa parte del libro mi ha portato a riflettere ed a fare alcune considerazioni su alcune frasi tratte dal libro come, ad esempio: "una follia lotterà sempre per la sua esistenza, chi ne è perseguitato si ostinerà a crederla reale qualunque possano essere le altre opinioni. Provate ad immaginare il contrario, che cosa succederebbe se tutte le persone che avete intorno volessero convincervi che siete qualcun altro rispetto a ciò che credete di essere?"
     Probabilmente ci renderemmo conto che il dolore, soprattutto quello psicologico, è parte della nostra natura umana, siamo portati a nascondere le ferite interiori per vergogna o per timore di mostrarci vulnerabili, ma il dolore provato, prima o poi, ritorna in superficie e può avere molteplici sfaccettature… non possiamo eliminarlo, non siamo abbastanza forti né abbastanza saggi, dobbiamo imparare ad affrontarlo… l'albero più forte è quello che si piega!
     La misura della nostra pietà è in un tempo in cui si è diffuso troppo dolore, dobbiamo ammettere con noi stessi che quello che si è temuto di più è dentro di noi e dobbiamo imparare a conviverci, non è ammissibile lasciarsi andare a certi irrazionali rancori e paure, o al desiderio di colpire alla cieca per cose che si ha paura di comprendere ed di accettare perché titubanti nel volerle analizzare, permettendo così alla sofferenza di prendere il sopravvento; ciò ci renderebbe incapaci ed inermi di fronte alla nostra anima, la psicosi non deve sovvertire il buon senso ed il desiderio di una vendetta rinnegare la nostra umanità, perché questo non avrebbe giustificazioni. Il nostro vissuto, per quanto doloroso, fa parte di noi e non ci annienterà se sapremo affrontarlo, anzi, potremmo rinascere come persone nuove, interiormente arricchite, siamo noi ad alimentare le nostre paure.
     La paura di avere paura può mascherare la nostra personalità e offuscare la nostra mente, ma, addentrandoci nella buia notte dell'animo, come la descrive Scott Fitzgerald, che ne fa il regno di ogni angoscia, ricordiamoci che se non riusciamo a dormire in un letto vuoto non è vuoto se ci dormiamo noi!
     Spesso crediamo di essere sempre uguali, senza accorgerci che ogni gioia, ogni dolore, ogni ferita fatta o ricevuta ci cambia, ogni momento che viviamo influisce su ciò che siamo e ci cambia, ma questo non deve essere per forza un fatto negativo, perché quando l'anima è satura di vita diventa incredibilmente potente e di questa potenza dobbiamo esserne orgogliosi. Le tempeste che sferzano il sangue non fanno altro che farlo pulsare più vigorosamente. La vita è troppo bella per essere considerata insignificante! Per questo auguro a tutti voi lettori capaci d’introspezione una buona lettura!
                                                                               Siria Fado

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