comprendere appieno quanto la cultura sia fondamentale per la società civile e quanto anche il semplice gesto del leggere un libro rappresenti un mattone che, se sommato a infiniti altri, è in grado di costruire la più solida e resistente struttura civica sulla quale un Paese può e deve sperare di poggiarsi e così di progredire continuamente. Non a caso, lo ribadisco ogni volta che posso, i libri sono sempre stati come fumo negli occhi di tutti i regimi antidemocratici e dittatoriali per un semplice motivo: “fanno pensare.” E il pensiero è sinonimo di libertà, sempre, quindi o ci facciamo definitivamente assoggettare a un intrattenimento sempre meno intelligente ovvero sempre più imbambolante e rincretinente, oppure continuiamo a restare individui liberi. Per quanto mi riguarda, la domanda nemmeno si pone, ergo compio per l’ennesima volta un gesto rivoluzionario: me ne vado in libreria!
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