Il mondo degli appassionati di auto si divide in due grandi categorie: i puristi e gli altri; naturalmente, parlare di diesel significa andare fuori tema.
I puristi, ai quali ritengo di appartenere, amano le grandi cubature ed un numero di cilindri elevato, per loro il motore deve rispondere immediatamente alla pressione del piede sull’acceleratore e deve avere tanta coppia a basso regime, insomma, il passaggio alla marcia inferiore per una ripresa deve essere una eccezionalità.
Gli altri non credo abbiano una definizione, se ci provassi ritengo che potrei cadere nel ridicolo od offendere; comunque, gli altri sono coloro che prediligono pochi cilindri, pochi litri di cilindrata, motore leggero, compatto e pieno di artifizi al fine di ottenere la stessa potenza che un grosso motore, invece, manifesta senza troppa fatica. Il fatto è che gli americani dicono: “nothing is like the cubic” , nulla è come la cubatura, ed hanno ragione.
Ad onor del vero, io amo particolarmente anche il turbo, adoro la variazione improvvisa dell’accelerazione che ti schiaccia al sedile quando il compressore entra a regime, ma è una mia deformazione passionale, probabilmente, in quanto è sbagliato che un’auto sportiva acceleri da sola senza che il pilota agisca sul gas variandolo di proposito, infatti, i produttori da anni cercano di rendere impercettibile (ma perché…!!! ) il lag tra azione sull’acceleratore e spinta del turbocompressore. Certo è che con un grosso motore con pochi cavalli, in proporzione, si ha molta affidabilità, ma se lo si spreme come uno piccolo con un turbo… diciamo che la cubatura innanzitutto, ma io voglio tutto… faccio male? E certo, nel mio garage ne ho una così…
Per estrarre una certa quantità di cavalli da un piccolo motore si fa fatica, così si utilizza la sovralimentazione per raggiungere il risultato voluto o altra tecnologia “sofisticata”, come le quattro valvole per cilindro, la loro gestione a livello di alzata e durata, l’accensione… sì ma l’affidabilità? Inoltre, questi motori devono girare ad un regime più elevato per ottenere molti cavalli, le marce si allungano, ti tocca tirarle per avere un po’ di prestazioni, non puoi contare su una bella quantità di coppia, la quale, ammesso che ci sia, la troveresti ad un regime a metà strada del regime massimo. Per capirci, se ti vuoi divertire devi andare in pista e lavorare sempre a regimi elevati, non ci si scampa, perché i cavalli sono il prodotto della coppia per il numero di giri, la coppia la ottieni facilmente con le grandi cubature, che te la rendono disponibile già a 1.500