NEL PIATTO DELLA POLITICA QUALCOSA DI NUOVO
di Graziano Paolo Vavassori
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Da quando ho acquisito il diritto al voto è la prima volta, in assoluto, che sono entusiasta di andare alle politiche a votare. Sì, non vedo l’ora. Il perché è presto scritto: come per altre occasioni, ero stanco di essere obbligato a scegliere le solite facce. Scegliere è il presupposto per esprimere una preferenza, ma se si è obbligati a mettere una crocetta su una rosa di candidati che è sempre la medesima, cambia il simbolo, cambia il candidato leader del partito, ma alla fine dietro alle quinte ci sono sempre gli stessi con le solite promesse mai rispettate, capite che non è questo il concetto di scelta.
Ora, io non voglio entrare nel merito della politica, ognuno ha le proprie idee, ciò di cui mi interessa parlare è la prima vera possibilità di votare qualcuno di nuovo o comunque di concretamente diverso dal solito. Insomma, la routine politica è finita.
Ci sono diversi schieramenti politici e civici nuovi, ma noi ci soffermeremo su quelli degni di nota. “Fare per fermare il declino”, di Oscar Giannino, non è da sottovalutare, tuttavia non credo che sarà determinante. Il partito dell’ormai ex magistrato Ingroia appare piuttosto insignificante. il fondatore è molto impegnato a cercare alleati invece di concentrarsi su un programma degno di nota e, comunque, sentendolo parlare, si capisce che non ha una preparazione accurata su molti tempi importanti, come quello della politica economica. Quindi, in questo intervento ci concentreremo sulla Lista Civica per Monti e sul Movimento 5 Stelle, gli unici a smuovere veramente l’ago della bilancia.
Mario Monti, attuale presidente del Consiglio di questo Governo tecnico, si è dovuto candidare un po’ contro natura, sostiene; è singolare non credete? Tuttavia è comprensibile, il suo scopo è quello di portare a termine ciò che ha iniziato. Tutti si aspettano che, appena si cambia una norma, trac… cambia tutto in un attimo, ma non è così, non tutte le medicine agiscono nell’immediato, a volte è necessaria una prolungata somministrazione per ottenere degli effetti. Non sarebbe un peccato, dopo tanti sacrifici economici fatti nel 2012, dover dire “si deve ricominciare daccapo” tra due o tre anni perché qualcuno ci vuole illudere che tutto va bene e che le tasse possono essere abbassate subito per farci stare bene? Ora? Si deve essere più lungimiranti.
Facciamo un ragionamento: secondo voi, è più facile abbassare le tasse o aumentarle? Secondo voi, se Monti volesse solo andare al Governo e non gliene importa nulla del Paese, perché non sforna una lista di tasse da abbassare per
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