C'è una nuova minaccia per i nostri computers, un problema non recente in senso temporale, ma attuale a causa della notevole diffusione che sta avvenendo ora: si tratta degli "SpyWare", ovvero di software spia che si insidiano attraverso internet nei nostri sistemi operativi. Questi programmini, nelle forme lievi, hanno lo scopo di rilevare dal PC attaccato i dati personali dell'utente; alcuni sono però in grado di memorizzare la sequenza di tasti digitati sulla tastiera (pensate alle carte di credito) o, addirittura, prendere il completo controllo del PC remoto. Il tutto, naturalmente, a nostra insaputa.
Quali sono i soggetti a rischio?
Tutti i possessori di un computer che si connettono alla rete internet, con qualsiasi sistema operativo, sono soggetti a rischio, soprattutto se sprovvisti di un Firewall (muro di fuoco), cioè un software realizzato opportunamente per difendere il PC da questi attacchi.
Quando si rischia di cadere in questa trappola?
Non ci sono siti internet più o meno a rischio; da un giorno con l'altro, il vostro Web Link preferito può iniziare ad utilizzare uno di questi software per raccogliere delle informazioni. Molti siti vi chiedono di compilare un modulo e di installare un software gratuito per poter accedere a delle zone riservate, le quali non comportano alcun aumento dei costi di connessione. Altri siti internet sono più chiari ancora e vi chiedono semplicemente di installare il loro adware proprio allo scopo di inviare loro le informazioni richieste. Altri, invece, nascondono questi software spia dietro un innocente link e si installano automaticamente, senza che voi vi accorgiate di qualcosa.
Tutto ciò è legale?
Sì, è tutto legale fino a che si viene informati di ciò che sta avvenendo. In molti altri paesi tuttavia non vi è l'obbligo di informare l'utente, in fondo è solo un modo come un altro per avere dei dati sull'utente visitatore. Il problema nasce nel momento in cui si violano le leggi sulla Privacy, prelevando anonimamente informazioni sugli utenti a loro insaputa, andando ad alimentare un marcato nascosto in cui l'informazione dà guadagni elevati per coloro che le raccolgono e le rivendono alle aziende per la pubblicità mirata o di massa. Infatti, quelle mail pubblicitarie che ci arrivano da chissà dove o tutte quelle finestre pubblicitarie che appaiono in primo piano quando ci colleghiamo ad internet, possono esserci inviate da aziende in possesso dei nostri dati. |