cercano all'interno di queste quattro mura che fuori non possono trovare?
"La situazione è complessa," ci spiega Don Michele, "a partire dal post maturità gli stessi studenti, che fino a poco prima vivevano nel pieno della loro spensieratezza e con tre mesi di vacanza l'anno, si trovano a dover diventare "forzatamente" adulti. Nel campo lavorativo vengono assorbiti da un turbine imprevisto di impegni, lavori, progetti. In questo contesto diventa naturale sfruttare il poco tempo libero fino agli ultimi minuti, succhiare il divertimento e porsi al centro di esso. Ciò che il giovane di oggi più detesta è la stabilità. Ha voglia di muoversi, di conoscere gente, di fare esperienza e questa è una cosa estremamente positiva, fino a quando la ricerca di mobilità e libertà non diventa sintomo di instabilità. L'oratorio diventa un punto stabile quindi, rappresenta il legame con un gruppo e con la comunità stessa. Per questo sta a cuore a molti giovani. La maggior parte di loro frequenta l'oratorio, almeno questa è la mia esperienza. Tutti prima o poi passano, altri si fermano..
sono i giovani che SONO IMPEGNATI nelle attività parrocchiali. Questo mi fa positivamente pensare: se un giovane ha voglia di mettersi in gioco nonostante le molteplici alternative significa che è motivato e significa che ha già trovato quel che cerca all'interno delle mura della casa parrocchiali per le quali vale la pena rimanere."