perché non è come l'avevamo pensata, allora questo diventa assolutamente distruttivo! Non sono capace, non riesco, però così non è come avrei voluto. I ragazzi non sono come vorrei. e tutte la altre frasi di rassegnazione inevitabilmente portano ad uno stallo della situazione in oratorio, se non un peggioramento. Se invece la domanda è cosa manca all'oratorio e cosa deve ancora esserci perché continui a funzionare, questa è un'ansia costruttiva. Se non ci fosse questa agitazione vorrebbe dire che non desideriamo nient'altro se non ciò che già abbiamo e questo, oltre ad essere presunzione, è l'inizio della fine. L'oratorio deve essere in continuo rinnovamento. Che sia questo aspetto la ricchezza di ogni oratorio! Che ci sia ancora e sempre da fare, questo è l'augurio a tutte le case parrocchiali. Si tratta di insoddisfazione sana, mossa dall'entusiasmo! Si tratta dell'ingrediente necessario per lavorare bene. Cerchiamo tutti insieme una risposta, senza fustigarci o lamentarci eccessivamente."
L'oratorio è un'espressione della Chiesa. C'è l'oratorio perché c'è la Chiesa, non solo perché ci sono i bisogni dei giovani a cui rispondere, quindi che ruolo ha l'oratorio nella crescita spirituale dei giovani? Che ruolo ha la Fede?
"Io sinceramente non separerei troppo le due cose, anzi," puntualizza il Direttore dell'Ufficio Pastorale Giovani di Bergamo. "Crescita umana e crescita cristiana non possono essere separati. Essere cristiano non è la ciliegina sulla torta, non è un accessorio o un cappello che si mette a qualcosa di già completo. La Fede non è qualcosa in più, trasmetterla non è uno dei compiti dell'oratorio, ma il ruolo principale dello stesso. Il Cristianesimo è un modo di essere uomo."
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