Haring di provincia, non insorgiamo di fronte a discutibili pensiline per autobus più adatte a Stalingrado o alla Berlino di Speer, non certo per una città il cui centro è costituito da borghi antichi. Anziché "normali" fontane di acqua zampillante ci hanno propinato fontane-iacuzzi acquitrinose e maleodoranti o, peggio, decorate con arlecchini di dubbio gusto. L'illuminazione pubblica anche in alcune zone del centro è appena sufficiente per vedere dove si cammina e comunque con nessun intento estetico salvo rare eccezioni. A proposito, perché la bella illuminazione dei portici di Piazza Pontida non è più in funzione? I parcheggi pubblici sono insufficienti nella città bassa, inesistenti nella città alta, insomma, perderemmo il confronto anche con la più sperduta cittadina provenzale o con il più impronunciabile dei paesini elvetici, tanto per fare degli esempi, mettendola sulla qualità dell'arredo urbano, ma, per fortuna, da noi si mangia decisamente meglio e la gente è pure più simpatica.


     Per dovere di cronaca bisogna riconoscere che negli ultimi anni qualcosa di meglio è stato fatto e che oggi il centro cittadino appare più elegante e piacevole di quanto fosse anni fa; l'illuminazione delle mura di città alta hanno reso Bergamo più magica, se mai ce ne fosse bisogno, mentre qualche parcheggio nella città bassa è stato fatto, tuttavia dobbiamo chiedere ed aspettarci (molto) di più, soprattutto se si considera l'eccezionale vivacità
economica di Bergamo e provincia ed il bacino d'utenza di quasi un milione di persone che ci vivono.
     La mia impressione è che oggi siano, per lo più, gli interventi dei privati ad abbellire Bergamo con facciate ristrutturate e illuminate, ma è dall'amministrazione pubblica che devono partire input decisivi per la riqualificazione di alcuni borghi cittadini in totale degrado, anche perché la pubblica amministrazione può permettersi di agire senza scopi di lucro. Forse sono solo riflessioni "a caldo" di fine estate, il giardino del vicino è sempre più verde, oppure, peggio, ci si abitua a tutto, anche al brutto che vediamo quotidianamente, ma chiedere centri storici più belli e vivibili, un arredo urbano più consono, più aree verdi ed un illuminazione più idonea mi sembrano il minimo per una realtà come Bergamo, soprattutto se, mi ripeto, la si confronta con realtà similari di cittadine mitteleuropee.
     Infine vorrei fare alcune considerazioni di carattere strettamente personale: innanzitutto vorrei capire come mai i cosiddetti graffitari e attacchini creativi vari godano di siffatta impunità e libertà d'espressione, inoltre, mi permetto di invitare i nostri amministratori e progettisti a visitare, per prenderne spunto, paesi a noi vicini e più bravi nell'organizzazione estetica degli spazi collettivi delle città, uno per tutti la Francia.
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