Ritratto di uomo con lettera (l'avvocato) della National Gallery di Londra al prezioso Ritratto di dama con ventaglio del Rijksmuseum di Amsterdam; dal Ritratto di giovane gentiluomo della National Gallery of Canada di Ottawa ad altri provenienti da Musei americani e francesi, per finire a quelli, pur bellissimi, dei due coniugi Spini che già conoscevamo nella loro collocazone originale all'Accademia Carrara.
Per quanto riguarda l'allestimento, la parte esposta al Bernareggi risulta decisamente aulica, limpida e molto ben illuminata, i magnifici dipinti di Casa Moroni appaiono invece un po' disturbati dal contesto stesso, mentre l'illuminazione non è certo quella di un museo, ma la magia del Cavaliere in rosa (Gian Gerolamo Grumelli) e di sua moglie Isotta Brembati possono ben oltre andare queste disquisizioni illuminotecniche. Ordinata, chiara ed interessante è pure l'esposizione nel chiostro di San Francesco in Bergamo Alta ed alla Biblioteca Maj.
La mostra, supportata dal sito www.giovanbattistamoroni.it , oltre che ben congeniata è stata pure molto ben comunicata, aspetto direi fondamentale per un evento, in un epoca come quella odierna, nella quale esisti soprattutto se appari. Recensita dai più importanti mezzi d'informazione nazionali su carta e via etere, porterà certo lustro e nuova visibiltà a Bergamo, ormai in chiara competizione con Brescia come città della Lombardia seconda a Milano per vivacità culturale. Vi segnalo infine l'ottimo stato di presentazione dei dipinti, il cui restauro è stato curato da: Minerva Tramonti Maggi, Eugenia De Beni, Sandro Allegretti con la collaborazione di Sabrina Moschitta e Barbara Vitali.
Resta a questo punto l'unico personale dubbio e rammarico riguardante il fatto che con il biglietto comulativo non sia stata contemplata la possibilità di vedere anche i dipinti del Moroni conservati alla Pinacoteca Carrara, non inseriti nel percorso mostra.
La mostra rimarrà aperta fino al 3 Aprile 2005.
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