È la pianta più conosciuta e usata per favorire il sonno, in particolar modo nella tradizione italiana e spagnola, ma nel resto d’ Europa la camomilla viene invece utilizzata per le sue proprietà antinfiammatorie, antispastiche e carminative, cioè la capacità di combattere la formazione di aria nello stomaco e nell’ intestino.
Qual è il suo segreto? La camomilla è composta anzitutto dalla pianta “madre” che è la Matricaria recutita (camomilla comune) della famiglia delle Compositae. I fiori (capolini) sono piccoli e hanno un profumo piacevole e penetrante; il loro aspetto ricorda le margherite, con il loro cuore giallo e i petali bianchi, stretti e regolari, ma è proprio questa la parte della pianta che si utilizza per infusi e decotti. I pregi della camomilla derivano da varie sostanze: una di queste è l’azulene, contenuto nella parte gialla dei fiori e nei petali secchi, che allo stato puro è costituito da cristalli azzurri. Vi è inoltre l’alfa-bisabololo, che ha un’ azione antisettica, antinfiammatoria e antiulcera; i flavonoidi, invece, aiutano a decontrarre la muscolatura, a ridurre le infiammazioni locali e anche a combattere le infezioni microbiche. Gli spiroeteri, così come altre sostanze, hanno un effetto antibatterico e antifungino. La camaviolina, infine, dà alla camomilla il suo profumo caratteristico. Proprio per queste sue molteplici qualità, chi ha bambini piccoli di solito tiene sempre pronto un biberon con acqua e camomilla, per tenerli calmi quando strillano o per addormentarli quando sono nervosi o più semplicemente per dissetarli. Il potere sedativo di questa bevanda non è molto spiccato; a consigliarne l’uso con i più piccoli, infatti, è un’ altra proprietà: quella di ridurre la formazione di aria nello stomaco e nell’ intestino e calmare gli spasmi muscolari, compresi quelli dell’apparato digerente. I bambini soffrono spesso di colite gassose, che li irritano e ne disturbano il sonno, ecco quindi l’importante aiuto e sollievo che la camomilla può dare in questi casi e non solo. |