Paolo Coelho nasce nel 1947 a Rio De Janeiro. Alle sue spalle vanta una carriera di commediografo, direttore teatrale, autore di canzoni e giornalista.
Il suo primo libro viene pubblicato nel 1987 e si intitola: " The Pilgrimage" e tratta della sua esperienza sulla via di Santiago, antico pellegrinaggio spagnolo. L'anno successivo pubblica " L'Alchimista" , con il quale diventerà uno degli autori contemporanei più letti, diventando "best seller" in 29 Paesi. Coelho ha scritto e pubblicato altre opere come " Brida" (1990), " The Valkyries" (1992), " Maktub" (1994), " Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto" (1994), " Monte Cinque" (1996), "Veronika decide di morire" (1998), "Storia per il padre, figli e nipoti" (2001) e " Undici minuti" (2003).
La Graduate School of Business dell' Università di Chicago ha raccomandato la lettura dell'Alchimista quale opera indispensabile per raggiungere la conoscenza di noi stessi. Il libro è stato inoltre adottato e consigliato in scuole italiane, francesi, portoghesi, brasiliane, spagnole, statunitensi.
L'opera più famosa di Coelho tratta, come si può intuire dal titolo, di alchimia, quel complesso di teorie filosofiche, arti magiche e sistemi di investigazione della natura diffuso in Europa dalla tarda antichità fino ai primi secoli dell'età moderna; essa si proponeva di trovare la pietra filosofale atta a mutare i metalli in oro e a preparare l'elisir di lunga vita, che sfocerà in seguito nella chimica moderna. La vicenda inizialmente sembra non allacciarsi al tema dell'alchimia: il protagonista è un ragazzo, Santiago, che ha abbandonato la propria famiglia e la propria casa per vivere la vita a modo proprio: viaggiando. L'unica possibilità di viaggiare e mantenersi è per lui quella di fare il pastore. Attraversando le campagne della Spagna, i campi, i villaggi, nei giorni di sole e nelle notti d'estate con le stelle brillanti nel cielo, Santiago legge libri, usandoli poi come improvvisati cuscini, e pensa ad una bella ragazza conosciuta un anno prima in quei villaggi perché "anche i pastori, come i marinai o come i commessi viaggiatori, sanno che c'è sempre una città dove esiste qualcuno capace di far loro dimenticare la gioia di vagare liberamente per il mondo".
Dopo questo promettente incipit però, il racconto subisce una svolta. Al tono realistico adottato fin qui si sovrappone infatti un'altra sfumatura: quella della fiaba. Santiago per due notti sogna di trovare un tesoro presso le Piramidi d'Egitto ed incontra un uomo, mezzo re, mezzo stregone, che lo invita a seguire la propria Leggenda Personale. Per "Leggenda Personale" si intende quello che desideriamo fare, da sempre, ma che con il tempo rischiamo di opacizzare, di dimenticare sotto una coltre di superficialità. È la somma delle nostre capacità, ambizioni, talenti su cui dobbiamo investire al meglio per raggiungere la nostra soddisfazione e per compiere la nostra missione sulla Terra. A questo punto del romanzo avviene un'altra svolta; Santiago deve decidere nuovamente della propria vita: stare con le pecore e viaggiare o seguire una nuova strada, forse impervia, forse senza esito positivo, magari senza tesoro.
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