"Secondo un nostro mini sondaggio, lei risulta favorito alle elezioni. Se l'aspettava?"
     "Io non sono un uomo politico," risponde Veneziani. Chissà, forse questa frase un po' era da attendersi. Il nostro attuale Sindaco sostiene di non essere mosso da interessi di partito, ma solo da una genuina volontà di affrontare di petto quello che a Bergamo non va. "Sì, ho fatto politica per cinque anni, ma io prima d'ora non avevo mai militato in un partito o fatto politica attiva. Dopo questi anni, io sento di avere la coscienza a posto. Forse sì, si sarebbe potuto fare tutto meglio. In fondo", aggiunge, "al meglio non c'è mai fine. Abbiamo lavorato duramente però ed ora presentiamo quello che abbiamo fatto. Se il cittadino si lega alla provenienza di partito e non apprezza i risultati, alla fine si riduce tutto ad una banale questione politica. Secondo me invece nell'amministrazione l'appartenenza politica ha poco peso."
     Il sindaco quindi è sereno, presenta il suo lavoro e il suo impegno di questi cinque anni senza tanti fronzoli, ostentando dati oggettivi e promettendo il medesimo impegno per i prossimi cinque se ne avrà l'occasione. "Siamo bergamaschi ed abbiamo nel cuore i nostri colori giallorossi e le nostre Mura", sono le parole rivolte ai cittadini durante il "Veneziani Day". Non si può dire che il nostro sindaco non si sia battuto fortemente per i propri ideali che, per come sostengono coloro che lo appoggiano, trascendono le differenze di colore, di partito, di appartenenza e scelta politica. "Sindaco manager", critica qualcuno. Forse, a ben vedere, proprio una critica negativa non è. Chi lo conosce bene, sa che il suo temperamento imprenditoriale, di lotta, di miglioramento della città, di cambiamento sempre in positivo, è una qualità preponderante nel carattere di quest'uomo. Ce lo confermano quelle opere a lui tanto care, forse troppo poco pubblicizzate, poco conosciute, le stesse che usiamo tutti i giorni, passandoci davanti e non rendendoci conto del grande lavoro che è stato fatto, delle idee, dei progetti, delle battaglie. Ce lo confermano quelle parole decise e risolute. Ce lo confermano anche quelle sue lacrime di commozione sfuggite da ultimo parlando alla sua Bergamo, alla nostra Bergamo.

"E per tutti formulo un augurio: che non venga mai meno nei nostri cuori la passione e l'orgoglio di essere bergamaschi e la volontà di lavorare sempre, con umiltà e coraggio, per la nostra Città. Per Bergamo, la Tua, la nostra Città"
                                          Cesare Veneziani

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