La serata conclusiva del festival ha visto la partecipazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri che ha inviato in sua rappresentanza il Sottosegretario ai Beni e alle attività culturali l'On. Mario Pescante il quale è stato omaggiato del premio "Le Mura D'Oro", realizzata dallo scultore orafo di fama internazionale Antonino Rando. Lo stesso premio è stato assegnato ai vincitori dei due concorsi; per il concorso "Sottoventi" è stato consegnato il "Premio Speciale della Giuria" a "Male/Female" di Daniel Lang, proveniente dalla Germania, ".per la capacità di rappresentare in modo semplice, ma di forte impatto emotivo l'amore e la sua fisicità, al di là del tempo e dei suoi segni". Terzo film classificato "Le Retour", pellicola francese di Marc Olivier Picron, ".per aver saputo offrire un commovente viaggio nell'anima ferita di un uomo solo; dalla disperazione della gabbia dei ricordi alla libertà della sua infanzia" il secondo film classificato è stato "Ventre", film italiano di Melo Prino, premiato " . per la capacità di trasmettere in poche sequenze l'emozionante e sofferto viaggio dell'uomo prima della sua nascita".
     Infine il primo premio è stato assegnato a "La Legenda del Espantapàyaros", del Regista francese Marco Besas, " . per la capacità di dare vita ad un'opera di animazione in grado di emozionare e trasmettere un messaggio profondo e universale". Per il Concorso "Cinema d'Arte", il "Premio Speciale della Giuria" è stato assegnato a "Let Us Dance", film svedese di Elisabet Gustaffson. Terzo film classificato, ".per la capacità di ricostruire e offrire al pubblico una visione inaspettata della vita dello scrittore Gorge Orwell", è "Orwell Against the Tide"del regista inglese Mark Littlewood. Si aggiudica il secondo premio "Der mann von Scwarz und Weiss: Adrian Frutiger" film svizzero di Christine Kopp e Christph Frutiger, ".per la capacità di trasmettere un ritratto intenso dell'uomo del bianco e del nero Adrian Frutiger". Film vincitore del concorso è "Animal regard" del regista francese Bejamin Silvestre, ".per la capacità di dar vita al linguaggio del corpo dove l'attrazione e la paura dello sconosciuto si fondono in un continuo attrarsi e respingersi nello spazio e nel tempo".
     Si conclude quindi un'altra edizione di questo importante festival, un momento culturale che ogni anno si propone di promuovere l'arte in ogni sua forma attraverso il linguaggio del cinema e di creare legami e contatti tra paesi e culture differenti.