Lo scienziato ci fissa sorridente dai muri del corridoio, ammiccando sembra volerci accompagnare nel nostro percorso attraverso le meraviglie delle scoperte, mentre le sue parole scritte sui muri ci raccontano la sua storia. Osserviamo incuriositi le foto di questo scienziato sempre ironico e spettinato e attraverso la lettura delle sue frasi sui muri ripercorriamo la sua autobiografia e le tappe più importanti della sua vita. Spaziamo dalle sue foto con i migliori scienziati del
periodo a quelle con la moglie e con l'adorata sorella Maia, fino alle lettura della lettera inviata all'allora Presidente degli Stati Uniti Roosvelt con la quale Einstein lo esortava a compiere esperimenti per la messa a punto della bomba atomica, letale invenzione a dir poco geniale, basata sui principi della scissione dell'atomo. Peccato che anni dopo, Einstein si pentì di aver scritto la lettera, vista la devastazione creata dalla bomba su Hiroshima e Nagasaki, e divenne un accanito sostenitore della pace e della libertà. Rimane il fatto che la bomba nucleare è ancora ad oggi una grandissima invenzione delle Fisica.
Entriamo nel vivo della mostra, sempre più incuriositi. Nella prima stanza, chiamata "la stanza dell'infanzia di Albert Einstein" una frase ha colpito la nostra attenzione: "Provai una meraviglia di questo genere all'età di 4 o 5 anni, quando mio padre mi mostrò una bussola. Il fatto che quell'ago si comportasse in quel modo non si accordava
assolutamente con la natura dei fenomeni che potevano trovar posto nel mio mondo concettuale di allora, tutto basato sull'esperienza diretta del toccare" (Einstein, Autobiografia scientifica, 1949). Il fenomeno del magnetismo terreste si racconta attraverso dei tappi di sughero galleggianti in una bacinella d'acqua infilzati da aghi magnetizzati, mentre noi con una calamita ci siamo divertiti a disturbare il campo magnetico e a farli ruotare su se stessi. Voltatici siamo incappati nel tanto atteso e tanto temuto Teorema di Pitagora, spauracchio delle nostre interrogazioni di geometria. Il Teorema più famoso del mondo ci viene riproposto utilizzando delle tessere simili a quelle del domino. Alcuni giochi ci hanno incuriosito, altri ci hanno lasciato perplessi. Tutto intorno a noi, bambini che giocano.
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