La serata viene chiusa dalle note delle chitarre di Larry Coryell, Badi Assad e John Abercrombie. Agli strumenti si affianca la voce di Badi Assad, che con i suoi gorgheggi sonori e le percussioni della tradizione etnica sudamericana crea nuove atmosfere.
     La seconda serata del festival cambia decisamente rotta. Dalle atmosfere parigine e dalle musiche sofisticate si passa all'irruenza del latin jazz di Leandro Jose "Gato" Barbieri e alla rilettura orchestrale di Giorgio Gaslini di John Coltrane. Completo nero, cappello, occhiali scuri e sciarpa rossa, Barbieri si



muove sul palco inconfondibilmente, mentre le note del suo tango jazz risuonano potenti e appassionate. Il quintetto è aggressivo, riuscendo a combinare ritmi latinoamericani con i suoni elettrici. La musica di "Gato" Barbieri
rimane caratteristica nella sua unicità e forza espressiva.
     È la tromba a dominare l'ultimo appuntamento di questa Edizione del Bergamo Jazz, quella di Franco Ambrosetti e di Enrico Rava. Ambrosetti, affiancato al contrabbasso dal compositore Miroslav Vitous, propone un repertorio di vari standard, compreso un omaggio a Chet Baker e Miles Davis, ma è evidente che i due artisti lavorano e suonano da molto tempo insieme e proprio per questo riescono a dialogare con le note esprimendo tutta la loro forza artistica, ma la star della serata è Francesco Cafiso, che a soli quindici anni è il nuovo astro nascente del jazz italiano. Enrico Rava, reduce da un anno musicale vissuto ai massimi, riunisce a Bergamo un quintetto eccezionale. Roberto Gatto alla batteria, Gianluca Petrella al trombone, Andrea Pozza al pianoforte, Rosario Bonaccorso al contrabbasso, Rava alla tromba e Cafiso al sassofono contralto, travolgono il pubblico. Ognuno di loro, oltre che essere un musicista eccellente, ha una personalità scenica fuori dal comune! Sapientemente, Enrico Rava sembra dosare i ritmi e le improvvisazioni che si susseguono. Cafiso stupisce per la sua giovane età e la sua bravura, mentre Petrella dimostra ancora una volta le sue eccezionali capacità tecniche e melodiche. Rava si dimostra un attento pigmalione di giovani talenti che scatena sul palcoscenico. Presentando Cafiso al pubblico "chiede di mettere la cintura di sicurezza" e sulle note di Algir Dalbughi introduce il giovane sassofonista che strappa l'applauso del pubblico.
     Speriamo che tanto talento non venga perso, ma che si mantenga vivo per continuare a regalare a tutti noi nuove e continue emozioni.
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Bergamo, Donizetti, Jazz, 2005, Dee, Rava, Cafisio, Ambrosetti, Barbieri, Gaslini, Coscia, Troversi