RIVISTE A PREZZI SUPER SCONTATI: la trappola per i dati personali
                                              di Cristina Mascheroni

     Sfogliando una rivista patinata, specialmente quelle tanto diffuse e care al mondo femminile, o in busta chiusa nella nostra cassetta della posta, capita spesso di imbattersi nelle cartoline di abbonamento a riviste varie, con super sconti del 50% o più. Invogliati dallo slogan "Approfitti subito dell'occasione formidabile riservata solo a lei, se risponde rapidamente le regaliamo anche uno splendido set di valige! (in pura plastica?)" molte si lasciano trascinare dall'entusiasmo e si abbonano a prezzi irrisori, non immaginando nemmeno dove vanno a finire i propri dati personali indicati sulla cartolina. È capitato anche a me e l'epilogo della vicenda mi ha lasciato alquanto perplessa.
     Pensando di far dono gradito a una mia grandissima Amica, modaiola amante delle novità e grande lettrice, circa un anno fa ho deciso di donarle per il suo compleanno una rivista a lei consona, sia per contenuto sia per il nome della testata (niente pubblicità occulta, per carità). Ho inviato la cartolina via fax, pagato il relativo bollettino postale e la casa Editrice ha trionfalmente inviato il giornale in questione alla destinataria con una pomposa lettera di presentazione e tanti auguri di compleanno e salamelecchi vari. Durante l'anno, invio puntuale e servizio impeccabile (alla mia amica). Alla scadenza dell'abbonamento, un sacco di sorprese (per me). Nella mia cassetta della posta, un giorno vi trovo il bollettino di pagamento, ma lo stesso viene molto abilmente cestinato, in quanto non mi interessa più rinnovare l'abbonamento per la mia amica. Dopo dieci giorni ricevo una lettera di sollecito, non la leggo neanche e la butto. Poi, ricevo un ulteriore lettera, questa volta dal Responsabile Servizio Clienti. Mi soffermo a leggere e rimango allibita. "Gentile Signora, ho saputo dal Responsabile del Servizio Abbonamenti che è scaduto l'abbonamento alla rivista da lei donata alla sua amica. Ho ugualmente fatto pervenire la rivista al suo destinatario. Ma ora è necessario che lei provveda al pagamento. Allego qui sotto due bollettini di pagamento. (.) Provvederemo ad informare il beneficiario del suo rinnovo. "
     Devo pagare? Ma io non ho chiesto di rinnovare l'abbonamento! L'importo effettivamente è irrisorio, l'abbonamento è super scontato per davvero, ma quello che mi fa arrabbiare però è la presuntuosaggine di chi mi scrive e mi intima di pagare. Non stiamo parlando di un contratto, il quale se non viene disdetto almeno un mese prima lo stesso si intende rinnovato per un altro anno, stiamo parlando di un abbonamento ad una rivista, che diamine! Inviando lettere di sollecito in continuazione, le persone, con il timore di chissà quali ritorsioni legali, rinnovano l'abbonamento senza neanche accorgersene e le Case Editrici così ingrassano le loro casse. La scocciatura tuttavia non è soltanto questa.

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