Rimanendo in casa Toyota passo alle utilitarie con una carrellata di veicoli che dimostra quanto fermento ci sia in questa classe. Toyota ha presentato la Aygo, di cui vi offro due scatti: 1 - 2. Lunga 3, 41 metri è facile da usare in città, economica e comoda da parcheggiare. La simpatia è quella della Yaris, la qualità costruttiva è quella di tutte le giapponesi. Sulla medesima scia, per la Peugeot e la Citroen hanno debuttano rispettivamente la 107 ( 1 - 2 ) e la C1. Condividono con la Toyota praticamente quasi tutto, ad eccezione degli interni, dei motori ed di alcuni dettagli estetici. La Peugeot garantisce la qualità ritrovata negli ultimi anni, che ha riportato in attivo una casa che sembrava priva di idee nuove. La Citroen, per quanto rappresenti la gemella francesce nel gruppo PSA, ancora non convince quanto ad affidabilità, ma se la C1 ricalca il notevole miglioramento generale delle sorelle maggiori C3 C4 e C5, il successo è assicurato.

Personalmente ritengo che Citroen, sull'orlo del fallimento, ha fatto tutto quanto avrebbe dovuto compiere Fiat per migliorare i propri prodotti. La prima oggi ne raccoglie i frutti, la seconda oggi è al punto di prima.
     I giapponesi si stanno dando veramente molto da fare nel settore delle utilitarie. Daihatsu ha rinnovato la Sirion ed ha importato in Europa una vettura nata per il Giappone, dove le vetture oltre i 3,5 metri devono pagare una tassa supplementare a causa del problema della mancanza di spazio che affligge questo Paese. Si tratta della Copen ( 1 - 2 ), spider due posti simpatica e veloce (170 Km/h) considerato le dimensioni. Sempre dai giapponesi arriva la R1, della Subaru, che si lancia anche nel ricco settore delle SUV con la B9 ( 1 - 2 ). Mitsubishi invece ha rinnovato completamente la Colt. Questa vettura in Italia non ha mai suscitato molto interesse, ma con il nuovo modello disponibile anche in versione aperta con tetto rigido ripiegabile la situazione potrebbe cambiare per la casa di Tokyo.
     Se la Fiat non crede più nelle utilitarie spartane e molto economiche non è un problema, ci sono i coreani pronti a conquistare anche questa fascia di mercato disponibile e lo fanno con un modello economico e nemmeno tanto spartano: la Picanto.