alcuna apparente ragione. Trecentosette aeroplani, quattro cacciatorpediniere, diciotto vedette della guardia costiera, centinaia di aerei e imbarcazioni private parteciparono alla più colossale ricerca che la storia ricordi. L'esito fu: "nessun ritrovamento!" Novecentottantacinque miglia quadrate di mare furono perlustrate palmo a palmo, ma non fu rinvenuta nessuna traccia, nessuna macchia di olio, nessuna zattera di salvataggio, nessun relitto galleggiante o altro che potesse far pensare ad un incidente. La commissione d'inchiesta che si occupò del caso non espresse un parere, ascoltò cinquantasei testimonianze in quattordici giorni di udienze; esse vennero verbalizzate e il caso fu chiuso.
Un anno e mezzo dopo, nel luglio del 1947, un incidente analogo colpì un altro aereo militare. Si trattava di un C-54, che scomparve con sei uomini a bordo mentre era diretto a una base in Florida. Un quadrimotore del tutto identico a questo andò perduto nel 1949 mentre viaggiava dalle Bermuda verso la Giamaica. Apparteneva come il precedente ad una compagnia aerea inglese che insinuò l'idea di un sabotaggio organizzato. Non esisteva però alcuna prova in proposito e del resto non furono i soli aerei a sparire in quel periodo. Un aereo da trasporto scomparve con trentacinque persone a bordo nel 1952, mentre era diretto a Kingston, e nell'ottobre del 1954 toccò ancora ad un aereo della marina degli Stati Uniti. Nel 1956 precipitò, o almeno così si suppose, un quadrimotore cisterna dell'Aviazione americana durante una missione dalla propria base situata in Virginia, alle Azzorre. Nel 1957 furono due gli aerei cisterna perduti contemporaneamente. Erano entrambi diretti in Florida e le ultime segnalazioni radio pervenute segnalavano la loro posizione a un centinaio di miglia a nord est del Grande Banco delle Bahamas. Le ricerche, come sempre, si conclusero con esiti negativi.
Indaghiamo ora tra le potenziali spiegazioni che, nel corso degli anni, sono state fornite in merito agli accadimenti di questa zona maledetta e misteriosa. Una prima ipotesi è quella del sabotaggio commerciale, che però non trova una sua logicità in quanto gli aerei e le navi scomparse appartenevano a compagnie di diverse nazioni. Inoltre, a quanto è dato sapere, uomini e merci trasportate non avevano un'importanza particolare sotto il profilo strategico o propagandistico; nel caso di molte navi poi, il carico trasportato veniva ritrovato intatto così come le navi stesse, mentre per gli aerei coinvolti nelle sparizioni si trattava quasi sempre di vecchi apparecchi di linea o residuati di guerra trasformati ad uso commerciale, non c'era nessun prototipo sensazionale da poter sottrarre. Una seconda ipotesi, quella più spontanea ed evidente, riguarda l'errore umano. Alcune sciagure possono essere imputate a un simile fattore, specie riguardo agli aerei. Lo sbaglio del pilota nella lettura degli strumenti o le cattive condizioni meteorologiche, anche un malore improvviso poteva in