Stonehenge è senza dubbio il più antico, misterioso e famoso tra tutti i siti megalitici esistenti in Europa. È situato in posizione isolata nella piana di Salisbury, vicino al villaggio di Amesbury, nell'Inghilterra del sud. Il primo impatto con questo colosso di pietra è piuttosto deludente: oltre ad apparire più piccola di quanto ci si possa immaginare, la zona si presenta come una bagarre di turisti, curiosi, venditori di bibite, cartoline e souvenir, ma con un piccolo sforzo per estraniarsi dal caos, è possibile "sentire" il fascino che permea l'intera zona.
Stonehenge è composta da varie parti: l'elemento più esterno della struttura è il viale cerimoniale, meglio noto come Avenue, che scende per cinquecentotrenta metri da una lieve collinetta, fino ad arrivare alla parte più bassa del sito, quella in cui si sviluppa la struttura vera e propria. Questo viale è composto da due terrapieni che scorrono paralleli e distano dodici metri l'uno dall'altro e portano all'ingresso del sito. Qui si trova una grossa pietra in sarsen non lavorato, nota come Heel Stone, che si erge per più di sei metri, mentre per due e mezzo sprofonda nel terreno. È interessante notare che la più vicina cava di pietre di queste dimensioni è quella di Marlborough Downs, circa trenta km a nord-est di Stonehenge; si può quindi supporre che queste pietre, la più pesante delle quali raggiunge le quarantacinque tonnellate, siano state trasportate con un qualche tipo di slitta, poiché, ai tempi della realizzazione, il principio della carrucola non era ancora noto.
Dalla Heel Stone, spostandosi all'interno del sito, si incontra un terrapieno circolare, formato da un fossato e una sponda più interna, la quale originariamente doveva essere alta circa due metri. Poco dopo l'ingresso troviamo una pietra non lavorata, attualmente abbattuta al suolo, chiazzata di rosso a causa della pioggia che ne ha disciolto il ferro presente all'interno e per questo conosciuta come Slaughter Stone, ovvero Pietra del Massacro. Intorno al margine interno del terrapieno, originariamente c'erano quattro piccole pietre verticali, le Station Stones, traducibile letteralmente come Pietre-Sazione, ovvero una sorta di punti cardinali di riferimento, di cui solamente due sono ancora visibili. Adiacente al terrapieno si trova un anello composto da cinquantasei piccoli buche scavate nel terreno, conosciute come fosse di Aubrey. Nella parte più centrale del sito, invece, ci sono le strutture in pietra, le sofisticate formazioni che fanno di Stonehenge l'opera grandiosa che tutti noi conosciamo. Nella loro costruzione sono stati usati due tipi di pietra: la sarsen ed un altro tipo chiamato bluestone, Pietra Blu, un particolare tipo di roccia che si trova nelle Preseli Hills, nel Galles sud-occidentale.