Irlanda. da un popolo di giganti! Qui era stato sistemato sul Monte Killarus ed utilizzato come monumento funebre per ricordare i quattrocentosessanta nobili soldati di Aurelio Ambrosius uccisi dai Sassoni. In una data imprecisata all'interno del testo, un certo Re Uther Pendragon tentò di trasportarlo in Inghilterra, ma l'impresa era superiore alle sue forze, così dovette rivolgersi. al mago Merlino! Questi, con l'aiuto degli angeli, lo trasferì nella piana di Salisbury, dove esiste tuttora con il nome di Stonehenge!
     Occupiamoci ora del perché Stonehenge è stata costruita. Le corrispondenze astronomiche tra la posizione particolare di moltissime pietre ed il corso del Sole sono innegabili, questo accredita Stonehenge come tempio preistorico in cui si celebravano riti e funzioni legate al culto del sole e delle fasi lunari, ma un congruo numero di studiosi sostiene che esso sia un vero e proprio osservatorio astronomico in cui studiare il moto delle stelle e il corso del sole, creando così un immenso calendario per tenere traccia del trascorrere dei mesi, degli anni e delle stagioni; le direzioni degli allineamenti fra le varie pietre coincidono, con sufficiente precisione, con alcuni punti della volta celeste che corrispondono ad eventi periodici. Nel giorno del solstizio d'estate, ad esempio, il Sole sorge in un punto più a settentrione rispetto a tutti gli altri giorni dell'anno; in quel giorno, stando nel centro del cerchio di pietre, si può vedere sorgere il Sole esattamente al di sopra della Heel Stone. Alcuni sostengono addirittura che questo complesso servisse per prevedere il verificarsi delle eclissi: una volta conosciute la lunghezza dell'anno e del mese, sarebbe stato necessario però conoscere la periodicità del moto dei nodi dell'orbita lunare. Un'eclissi infatti, avviene solo quando Sole e Luna si trovano in prossimità di un nodo. Data la complessità del metodo necessario per il calcolo delle eclissi, a buon titolo i ricercatori ritengono azzardata questa ipotesi, poiché è improbabile che gli antichi abitatori del luogo avessero conoscenze astronomiche così avanzate. Il mistero rimane, dunque, ed insieme ad esso gli innegabili dati di fatto: Stonehenge esiste, gli enormi massi con i quali è stata costruita hanno davvero tutti i secoli che sono stati attribuiti loro ed i rimandi astronomici sono innegabili. Ci chiediamo allora: quale fu la civiltà "primitiva" in grado di spostare, con apparente facilità, massi di tali dimensioni? Si tratta davvero solamente di un osservatorio astronomico, oppure possiamo supporre che vi si svolgesse un qualche tipo di rito religioso? Era davvero in grado di prevedere un'eclissi questa antica civiltà? Perché non ci rimane altra traccia se non questo enorme monolite?
     Vi lascio con queste domande cari lettori ed anche questa volta vi dò un consiglio: se ne avete l'opportunità, visitate la piana di Salisbury, ammirate questo gigante di pietra, salutatelo con un sorriso... e lasciatelo avvolto nel suo mistero.
     Per chi fosse interessato ad approfondire ulteriormente l'argomento, consiglio i seguenti testi:
- Enigmi di pietra - Peter James, Nick Thorpe - Armenia - 2002
- I luoghi misteriosi della Terra - Massimo Centini - De Vecchi - 2002
- Il mistero di Stonehenge - John North - Piemme - 2001
per chi invece sentisse la necessità di diventare un Druido, può scrivere a:
Keltic Society and the College of Druidism
Kear Eidyn, 4A Minto Street, Edinburgh EH9 1RG, Scozia

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