francesi sono maestri, genere comico-sentimentale, in cui alla lacrima segue il sorriso. La burrasca è passata e nel mio cuore è tornato a splendere il sole. (.) Ma prima di calare il sipario manca ancora una cosa. Facciamo un brindisi. Brindiamo al Pelican Club alla cui scuola ho imparato a conservare il sangue freddo, serrare le labbra e pensare un po' più in fretta al mio prossimo. Al Pelican Club!"
Pelham Grenville Wodehouse cominciò a sorridere al mondo il 15 ottobre 1881 a Guilford nel Surrey. L'origine del suo humour così british è da ricercarsi forse nell'infanzia; fu accudito dalla governante Miss Roper, una donna totalmente priva di spiritosaggine, e da due zitelle, Cissi e Florrie, grigie nei vestiti e nell'aspetto, terrorizzate da qualsiasi cosa che avesse una vaga impressione di gioioso o divertente. Aggiungiamo un adolescenza vissuta nel severo Dulwich College e un bel lavoro noioso da contabile in Banca ed avremo il quadro completo del carattere di Mr. Wodehouse. La somma di tutte queste noiosità bastò per scatenare la vena artistica insita nel DNA dell'autore che lo spinse a collaborare con la rubrica umoristica del "Globe". Iniziò così la sua attività di scrittore, coronata da ben 90 romanzi, tutti animati da personaggi improbabili, come i protagonisti della saga di Blandings, castello sito nello Shropshire. Visse poi anche in Inghilterra, in Francia e infine negli Stati Uniti, di cui divenne successivamente cittadino. Qui iniziò anche la carriera teatrale e cinematografica, costellata da 30 commedie e musicals e 20 sceneggiature di film. Fu nominato baronetto dalla Regina nel 1975 poco prima di morire a Long Islands il 14 febbraio dello stesso anno.
Incontrare un libro di PG Wodehouse in libreria è come vedere un raggio di sole dopo il temporale. Non sempre si trova, ma chi lo scova trova un piccolo tesoro. Un noioso pomeriggio che stavo ciondolando in una libreria milanese, ho trovato questo libro semi nascosto su di uno scaffale. Sono stata attratta dalla sua copertina alquanto accattivante e l'ho acquistato senza nemmeno considerare più di tanto la trama. Ripeto, era una giornata particolarmente noiosa. Che sorpresa dopo le prime pagine. Una battuta dietro l'altra, una scenetta dopo l'altra, mi sono ritrovata a ridere sotto i baffi, incapace di smettere di leggere le disavventure di Blandings. Alla fine mi sono accorta che l'autore (o il libro?) è alquanto bacucco, ma che nulla ha da invidiare ai libretti tanto di moda oggi, smilze raccolte di battute e gag dei più famosi cabarettisti del momento. Anzi.
Bello, mi è piaciuto molto. Unico punto dolente: le opere di Wodehouse sono difficilmente reperibili in libreria, a volte bisogna addirittura richiederle alla casa editrice; secondo me è un peccato, Wodehouse potrebbe essere prescritto dalla ASL come terapia in caso di lieve depressione da stress quotidiano, come valido insegnamento per sdrammatizzare la dura realtà giornaliera. Conservo il libro sulla mia libreria come un piccolo talismano personale, solo vederlo mi fa sorridere e mi rallegra la giornata. Miracolo della letteratura di fine '800.
Cristina Mascheroni