giudici accusati di fare politica, condannati per reati molto gravi che sono in licenza premio o in libertà. vigilata e chi più ne ha più ne metta. Le brave persone cominciano a stancarsi anche di accendere il televisore.
I giovani raramente si interessano di politica perché "tanto non serve a niente..." ed accusano spesso i genitori di non soddisfare tutti i loro sacrosanti capricci. Come si può dare loro torto se si impegnano poco a scuola? Che garanzia di lavoro danno il diploma e una società dove le assunzioni sono solo a termine ed occasionali? "Pota pota... i ga mia toc i torc " ( non hanno tutti i torti ) mi diceva il mio amico contadino qualche giorno fa ricordando la sua infanzia da "albero degli zoccoli". "I scior i a semper fac ciò ch'i ghera oia" ( i ricchi hanno sempre fatto ciò che hanno voluto ), ma almeno la gente comune nella semplicità della loro vita non lo sapeva e si illudeva che chi la guidava fosse onesto e capace. Stavamo meglio quando stavamo peggio?
Comunque dobbiamo renderci conto noi vecchi che non è colpa dei giovani se loro e il mondo sono così: non hanno ancora avuto potere di combinare guai come abbiamo fatto noi! Speriamo che loro possano migliorare il mondo.
I miei alunni mi ricordavano, concludendo la discussione, il volontariato, il desiderio di conoscere, il pacifismo, l'entusiasmo nelle loro imprese, troppo spesso sfruttate dagli adulti per farsi belli alle loro spalle, a confronto di quanto emerso prima sulla società. Forse è ora di smettere di criticare chi non ha ancora sbagliato e di preparare un mondo migliore per le generazioni future! Ma i filosofi lo stanno dicendo da secoli. Ed i giovani diventati grandi non sono stati poi a loro volta capaci di realizzare i sogni che avevano da ragazzi... Ed io per primo.
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