"Non avremmo mai voluto la costruzione di questa Centrale,
ma il nostro parere non era assolutamente vincolante per la Dalmine"

                                 di Silvia Ferrari

     Dopo un'odissea telefonica che, in quanto a lunghezza, nulla ha da invidiare all'illustre opera omerica, siamo finalmente riusciti a ottenere un incontro con l'impegnatissimo Sindaco di Dalmine, Francesca Bruschi. L'appuntamento viene fissato in serata, dopo l'orario di chiusura degli uffici. L'edificio che ospita la sede del Comune di Dalmine è deserto; il contrasto con la piazza antistante, gremita

di persone, è netto. Ci accomodiamo nell'ufficio del Sindaco, davanti ad una scrivania stracolma di carte. La prima domanda è d'obbligo: qual è stato il motivo che l'ha spinta a entrare in politica? "A dire la verità," ci risponde sorridendo, "io ero insegnante e avevo numerosi hobby: il teatro dialettale, la squadra di pallavolo di Sabbio. solo dopo la pensione, coinvolta da mio marito già attivo in politica e incentivata dalla raggiunta autonomia dei miei tre figli, mi sono decisa a scendere in campo, pagando purtroppo lo scotto di dover abbandonare tutti i miei passatempi a

causa degli impegni troppo onerosi. Il mio ingresso nel Consiglio Comunale con il Partito Popolare di Dalmine, nel 1995, avvenne grazie alla normativa sulla presenza di quote femminili nelle varie liste. All'epoca militavo nell'opposizione, l'amministrazione era leghista."
     Un inizio come Consigliere Comunale, poi nel 1999 l'elezione a primo cittadino, carica confermata in seguito all'esito positivo delle elezioni amministrative del giugno 2004. "Sicuramente essere stata rieletta mi ha permesso di ambire ad obiettivi di più ampio respiro, grazie alla possibilità di portare avanti un programma già avviato negli anni precedenti".
     Il programma dell'amministrazione di centro-sinistra, ci spiega il Sindaco, verte soprattutto sulla valorizzazione del cittadino; ogni ambito, dal sociale alla scuola passando per la viabilità, è declinato in modo da puntare alla sempre maggiore vivibilità del territorio comunale, ma quali sono, nello specifico, i progetti che più le stanno a cuore? "I maggiori obiettivi sono l'apertura della Biblioteca, opera quasi completata, e la ristrutturazione della zona centrale del paese, di cui peraltro è stato compiuto il primo lotto di Via Mazzini e dei portici. Un altro progetto molto importante è quello che prevede la creazione, nel centro di Dalmine, di strutture per i disabili: un Centro Diurno, un Centro Formazione Autonomia e un Centro di residenza in cui i disabili possano essere seguiti senza fare ricorso a strutture esterne al paese. Quest'ambiziosa opera dovrebbe partire entro la fine dell'anno."
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