La discrepanza fra le due garanzie risiede anche nella durata delle stesse: due anni per la garanzia convenzionale a tutela del consumatore, contro un anno per la garanzia legale a tutela del commerciante. Quindi anche i tempi per una eventuale rivalsa risultano sfasati.
     Conformità del contratto.
La garanzia copre i difetti che si manifestano sul prodotto acquistato entro 24 mesi dalla data dell'acquisto. Il venditore è tenuto a fornire un prodotto conforme alle caratteristiche di produzione dello stesso ed è responsabile nei confronti dell'acquirente in caso di difetto di fabbricazione del prodotto. Egli è tenuto a sostituire il prodotto difettoso o a effettuare le riparazioni necessarie per renderlo conforme, senza che le spese di riparazione possano in alcun modo essere addebitate all'acquirente. Attenzione: in campo informatico, la conformità del bene si estende anche all'adeguatezza della sua installazione. Pertanto, ci si può avvalere della garanzia anche in caso di imperfetta installazione eseguita dal consumatore (quando il prodotto lo prevede), dovuta a una carenza di adeguate istruzioni.
     La durata della garanzia e l'onere della prova.
Il difetto si deve manifestare entro 24 mesi dalla data dell'acquisto. Nel caso di beni usati, può essere concordato un periodo più breve, che non può essere inferiore comunque a 12 mesi. La denuncia del difetto deve essere fatta dall'acquirente al venditore entro 2 mesi dalla data in cui ne è venuto a conoscenza. La novità più importante di questa garanzia è che l'onere della prova spetta all'acquirente solo se il difetto si manifesta dopo sei mesi dalla data dell'acquisto. Qualora lo stesso si manifesti entro i primi sei mesi, si presume che si tratti di difetto pre-esistente alla data di vendita: spetta quindi al venditore dimostrare che il difetto non può essere considerato come un difetto di fabbricazione. Chiaramente, per il consumatore dopo i sei mesi diventa difficile dimostrare che il difetto era insito nel prodotto dall'origine e più il prodotto è sofisticato più diventa difficile provarlo. In caso di contestazione, se le parti non raggiungono un accordo, le associazioni dei consumatori mettono a disposizione i loro uffici legali per eventuali perizie, ma si tratta di casi che vanno valutati attentamente e vengono intraprese le vie legali principalmente se il bene ha un valore elevato, in quanto il risarcimento diventa molto difficile.
     Ripristino del bene.
Alla luce di tutto ciò, è importante conservare per 26 mesi tutta la documentazione relativa all'acquisto (scontrino fiscale, tagliandi di assegni, cedolini di carte di credito, documentazione illustrativa del prodotto, confezione, garanzia).
     Riscontrato il difetto, che cosa può ottenere il consumatore? Tre soluzioni: riparazione del prodotto, sostituzione dello stesso o rimborso della cifra pagata. La normativa prevede che il consumatore possa richiedere al venditore la riparazione del bene o la sua sostituzione, a seconda del difetto riscontrato. Di fronte a un malfunzionamento risolvibile con una semplice riparazione,

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