Carissimi amici della Redazione di Infobergamo, ho letto con grande attenzione il pezzo di Francesca Frosio e non voglio, con questa mia fare la difesa di nessuno ma solo cercare di chiarire che un'inchiesta merita maggior approfondimento; soprattutto su un argomento delicato come la sanità che coinvolge in prima persona la salute e la vita di noi tutti. La mancanza di un contraddittorio con le strutture citate (o se c'è stato non l'ho letto nel pezzo) è fondamentale per portare chiarezza alle argomentazioni e alle critiche che si pongono. Perché non è stato citato il fatto che oltre il 60% di chi va al pronto Soccorso (è un dato disponibile per tutta la Provincia ma anche per tutta la nostra Regione) ci va in modo inopportuno (dovrebbe rivolgersi al proprio medico - che è pagato per farlo - o alla guardia medica. Che le visite specialistiche con lunghi tempi d'attesa sono sempre immediate se esiste un vero e proprio bisogno (urgenza e relativo bollino del proprio medico). Che la qualità dei servizi medici della Bergamasca sono i più alti della Lombardia, che è la regione a più alto livello del nostro Paese e uno dei migliori in Europa (mi piace criticare ma sono orgoglioso quando posso dire che in Italia funziona qualcosa meglio di quanto vedo spesso all'estero, nelle nazioni che si lavano la bocca .... ma che poi per fare qualsiasi cosa devi presentare la carta di credito oppure... Non sono un medico e non faccio parte del Servizio Sanitario Nazionale. Quando si tratta di picchiare sui disservizi e sull'arroganza o sulla maleducazione degli addetti sono io il primo a "picchiare giù duro". Però sono anche convinto che un'inchiesta debba essere più completa per essere seria e affidabile. Con spirito critico ma di collaborazione vi saluto cordialmente.
Gabriele Previtali
Direttore Responsabile "Giornale dell'Isola" g.previtali@bergamo.com
Gentile Previtali, accetto sempre con entusiasmo qualunque tipo di critica ed invito sempre a farne, è insito nel mio lavoro. Chiaramente lei ha perfettamente ragione e sarei un pazzo, sottolineo, se questo tema si esaurisse con questa breve inchiesta. Siamo gratuiti e volenterosi ma non superficiali. Con questa inchiesta abbiamo voluto cominciare a sviscerare il problema. In questo modo abbiamo introdotto un argomento e soprattutto abbiamo raccolto delle domande che prossimamente andremo a fare direttamente al prescelto degli Ospedali Riuniti di Bergamo, in una intervista per la rubrica "Personaggi e Servizi".
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