All'11 settembre 2001, data che ha sconvolto la storia, sono legate molte immagini. Il fumo che esce dalle torri, i visi anneriti dei pompieri, le persone che si buttano dalle finestre senza speranza. Ancora, il Pentagono violato, le lacrime di chi ha perso qualcuno di caro, le montagne di fiori al World Trade Center. A cinque anni di distanza un film ci mostra altre immagini, mai viste prima: quelle dei passeggeri di uno dei quattro aerei dirottati. Ed è impossibile non restarne toccati. "United 93" più che un film sembra un documentario; più che raccontare, mostra. Vediamo la "preparazione" dei dirottatori, la solita routine dell'aeroporto e delle sale di controllo, fino alla presa di coscienza che qualcosa non va, lo schianto contro le torri, la disperazione dei passeggeri, la rivolta e la fine. Sullo schermo prende corpo una storia di cui si è parlato poco, quasi dimenticata.
La crudeltà delle immagini in diretta mondiale delle Torri Gemelle è impressa nella memoria di tutti; si è parlato molto anche dell'aereo che si schiantò nel Pentagono, in particolare ultimamente, dopo la diffusione delle immagini ed alla luce di teorie secondo cui sarebbe una montatura. Il Boeing 757 invece è stato quasi dimenticato, come se non facesse abbastanza notizia. Eppure è un esempio di coraggio, di forza, di speranza fino all'ultimo che resta nel cuore: "United 93" fu infatti l'unico degli aerei dirottati a mancare il bersaglio, la Casa Bianca , grazie alla ribellione dei suoi passeggeri e precipitò in un campo della Pennsylvania, senza provocare vittime oltre ai 40 viaggiatori.
Il regista Paul Greengrass, premiato al Festival del Cinema di Berlino nel 2002 per "Bloody Sunday" e famoso per "The bourne supremacy", ha voluto riprodurre la realtà o una versione che gli si avvicini il più possibile. Ha scelto attori poco noti al pubblico, alcuni anche fisicamente simili alle vittime, le cui famiglie hanno ricevuto una foto degli attori che avrebbero impersonato i loro cari, oltre che notizie aggiornate sulla lavorazione del film. Tali famiglie sono rimaste in contatto con alcuni attori, per aiutarli a calarsi perfettamente nel (difficile) ruolo. Del cast fanno parte anche personaggi reali che interpretano loro stessi, come i controllori di volo. La voglia di realtà entra nella sceneggiatura, scritta in base ai documenti ufficiali ed alle testimonianze dei parenti, mentre le telefonate dei passeggeri dall'aereo prima di morire sono state riportate fedelmente.