LA GRANDE SFIDA - seconda parte
                                                        di Giovanni Cozzi

     Termina con questo articolo il tema delle City Car e l'esame delle dirette concorrenti della italiana Grande Punto. Vediamo le restanti a partire da Citroen, con la C3. Questa utilitaria di grandi dimensioni, forte di una personalissima linea, ricorda a tratti la mitica 2CV, con leggeri ritocchi fatti a settembre 2005 mantiene inalterata la sua freschezza ed unicità, non risentendo minimamente del peso degli anni. La gamma anche in questo caso è piuttosto articolata. Oltre alle precedenti versioni benzina e diesel, sono entrate in listino le nuove versioni Bi-Energy con doppia alimentazione benzina-GPL e le versioni Stop & Start fornite di uno speciale dispositivo che spegne il motore quando si frena al disotto dei 6 KM/ORA per poi riavviarsi automaticamente rilasciando il pedale del freno stesso. Tutto ciò insieme al cambio elettroattuato denominato "sensodrive" contribuisce a limitare il consumo di carburante, specie in città nelle ore di grande traffico diminuendo nel contempo sia le emissioni inquinanti che lo stress al volante. A listino anche le nuove versioni sportive VTR e quelle in stile fuoristradistico XTR. Da notare che la casa dei due Chevron, al contrario di tutte le concorrenti, che dello stesso modello hanno creato versioni a tre e cinque porte, ha preferito realizzare due automobili ben distinte; ognuna con la sua personalità. La C3 per l'appunto con carrozzeria solo a cinque porte e la C2 con tre. A quest'ultima l'onere di sostituire la vendutissima e apprezzatissima Saxo, ancora presente nel ricordo di noi tutti specialmente nelle sue versioni più sportive, dove la nuova C2 1600 16 valvole VTS (acronimo di vitesse, velocità in francese) ne è la degna sostituta anche nel mondo delle corse. A onor del vero però, dobbiamo dire che la C2 non solo ha due porte in meno ma anche dimensioni ben diverse che la relegano nel settore delle utilitarie rimaste entro dimensioni più tradizionali, come del resto tante nuove concorrenti nate appunto per colmare questo vuoto creatosi attorno allo stereotipo tipicamente utilitario, ovvero la misura di partenza e cioè i famosi tre metri e cinquanta di lunghezza. Questo però è un argomento che tratteremo più avanti quando ci occuperemo di quello che nella produzione automobilistica attuale ha rimpiazzato le utilitarie di allora, occupando così il posto lasciato vuoto dalle odierne full-size.
     Abbiamo dunque passato in rassegna pressoché tutta la produzione europea delle nuove utilitarie di grandi dimensioni, ma cosa è successo nel frattempo nei paesi del sol levante?

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