Ormai è nozione comune di come le mode e le tendenze influenzino i gusti e le scelte dei consumatori. Alla ricerca continua di quello che vuole la gente, oggi ci sono gli esperti di marketing, ovvero coloro che, preposti dalle aziende, sono esclusivamente dediti a scoprire ciò che più va incontro ai desideri delle persone in questo o quel settore di mercato. Anche l'industria automobilistica e motociclistica non è insensibile a queste influenze esterne e deve seguire le mode e le novità presenti sul mercato, creando (o a volte copiando) oggetti che di volta in volta diventano "cult" per poi lasciare il passo ai nuovi "status symbol", i quali, purtroppo, prima o poi immancabilmente prendono il posto di ciò che, non più in voga, già segna il passo.
     L'ultima tendenza in fatto di moda e stile è il fenomeno ormai sempre più crescente denominato " vintage ". A ciò si devono le novità introdotte un po' in tutti i settori, atte a suscitare l'interesse continuo dei potenziali acquirenti sempre più smaniosi di distinguersi e di fare delle proprie cose oggetti unici, che ne decretino freschezza nella ricerca del gusto, centrando così l'obbiettivo delle aziende di arrivare il più possibile vicino al cosiddetto "consumer satisfaction". La soddisfazione del consumatore quindi come prima cosa! Tutto ciò è stato appreso dalle case costruttrici a suon di ricerche di mercato e sondaggi di opinione fatte ad ogni uscita di prototipo o anteprima di un nuovo modello, per sondare il terreno, ovvero l'opinione dei futuri acquirenti. In particolare, nel campo motoristico, il fenomeno vintage rappresenta la tendenza di un ritorno al passato fatto però in chiave moderna. Questo filone coniuga i vantaggi di una tecnologia attuale trasferiti su macchine in chiave "old style" unendo così l'affidabilità dei prodotti tecnologicamente più evoluti con le linee tipiche dei modelli che nel passato hanno fatto la fortuna di questa o quella casa costruttrice.
     Nel campo automobilistico due esempi emblematici sono la NEW BEETLE della Volkswagen e la Mini. Quest 'ultima, voluta fortemente dal marchio Rover, quando la BMW ne acquisì il controllo capì l'importanza dell'oggetto e lasciata la Rover al suo destino, tenne stretta per sé la Mini che ora vive di luce propria con un proprio simbolo orbitando però sempre intorno alla galassia bavarese. Anche queste scelte di mercato sono una scommessa, perché non è detto che quello che una volta era l'oggetto del desiderio della gente lo sia anche adesso. Ad onor del vero, se la Mini fu un mito che travalicò le barriere di tutto il mondo