cinquant'anni fa e che ora rivive in chiave moderna come un prodotto elitario di successo, lo stesso non si può dire della sopra citata NEW BEETLE. Reintrodotta in chiave moderna per rinverdire i fasti del mitico "maggiolino", alla Volkswagen non è bastato creare un oggetto dalle linee tanto armoniose ed innovative coniugate ad un modello che in passato tanto successo ha avuto; così, nonostante la sua unicità le abbia valso un posto anche al Museo di Arte Moderna di New York, non ha incontrato comunque i favori del pubblico, nemmeno nella più mondana e giovanile versione cabrio. Altro discorso invece riguarda i prototipi da salone che vengono presentati in occasione delle passerelle più rinomate di tutto il mondo e che, nonostante i pareri favorevoli degli addetti ai lavori e le calde accoglienze dei vi.sitatori ad ogni loro esposizione, rimangono, non si sa perché, solo allo stadio di esemplare unico e niente più. Un caso clamoroso è stato il recente studio di automobile sportiva della Lancia che, basato sulla collaudata meccanica della FIAT Barchetta, ha reinterpretato le linee della gloriosa Fulvia coupè. Nonostante abbia destato scalpore ed ammirazione durante le passerelle motoristiche alle quali è stata esposta, si è deciso di non produrla evitando così una possibile debacle con ovvie ripercussioni anche economiche per una casa come la LANCIA che non vuole più sbagliare dopo le varie Kappa, Libra e Thesis; visti i bassi volumi di vendita, sono finite in buona parte a rimpinguare i parchi macchine ministeriali con
commesse dello Stato per salvare in qualche modo l'economia aziendale nazionale. Penso che forse proprio la "fulvietta" poteva essere l'arma del riscatto per una casa che in passato è stata sinonimo di stile e sportività e che, se ben posizionata sul mercato, avrebbe sicuramente dato filo da torcere a sportive come l'Audi TT o l'Alfa GT, che oggi si trovano in listino oltretutto a prezzi non proprio popolari, senza considerare le giapponesi e le coreane
che non hanno nemmeno un glorioso passato sportivo alle spalle! Per fortuna l'Alfa Romeo ha deciso saggiamente di mettere in produzione il bellissimo prototipo di vettura supersportiva denominato " 8C COMPETIZIONE" avvalendosi delle sinergie adottate da Maserati e Ferrari, le quali, appartenenti allo stesso gruppo, possono donare tecnologia a go-go ed il tutto racchiuso in una carrozzeria interamente in fibra di carbonio plasmata sulla falsariga della sportiva "Giulia T.Z." degli anni '60.
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