Nel campo motociclistico invece, la tendenza verso questa filosofia costruttiva sta dilagando un po' in tutte le direzioni. La Piaggio ha ristilizzato il suo già ottimo prodotto (la Vespa) dandole nuova linfa vitale con modelli attuali ma che strizzano l'occhio al passato (degne di nota le versioni 60° anniversario di LX e GT). Altre hanno semplicemente attinto dal proprio catalogo del passato, come la Ducati, con le serie GT, Sport e Paul Smart Limited Edition per ridare ai ducatisti nostalgici ciò che essi volevano: una replica in chiave moderna di quelle moto che tanto hanno fatto battere i loro cuori in passato e con tanto di abbigliamento dedicato!
     È riduttivo definire questo fenomeno solo commerciale. Penso che ormai si possa considerare come qualcosa che entra nel sociale, nella vita di tutti i giorni e che sicuramente segnerà un'epoca; forse che il tanto guardare in avanti a volte provoca dentro di noi la voglia di voltarsi indietro per vedere da dove siamo venuti, chi eravamo e quanto di buono ci siamo lasciati alle spalle e che ancor oggi, (reinterpretato), può dire la sua. Un esempio per tutti: immaginate di riprogettare il motore Honda 250 6 cilindri da corsa degli anni sessanta con la moderna tecnologia della attuale MOTO GP e sentirlo poi "urlare" fino alla soglia dei 20.000 giri al minuto! Un sogno!