avanzata e il busto eretto, rievoca per impostazione di guida la Vespa anni settanta, ma è anche quello che ha l'impostazione di guida più d'attacco, comoda e divertente nei misti stretti e nelle strade più guidate. La strumentazione è composta da un
tachimetro /contachilometri e da un indicatore del livello carburante nonché dalle consuete spie di segnalazione luci e frecce più quella utilissima che ricorda gli intervalli di manutenzione periodica. Molto comodo il sistema di apertura della sella direttamente dal blocchetto di accensione e il posizionamento del tappo serbatoio (con chiusura a chiave) anch'esso dietro lo scudo, in modo da non dover scendere di sella per fare rifornimento. Buona la visibilità negli specchi retrovisori e razionale la disposizione dei comandi al manubrio. Capiente il
vano portaoggetti nel retroscudo, anche se non chiuso a chiave da uno sportello. Belle infine le luci di posizione doppie ai lati del faro anteriore. Migliorabili le finiture. Un consiglio: attenzione quando lo si mette sul cavalletto laterale (di serie) in quanto è dotato di una molla molto rapida nel ritorno!
Saliamo ora sul SYM e notiamo subito che lo spazio a disposizione per le gambe è superiore. La posizione di guida è quindi meno raccolta. Si sta seduti più in basso ed arretrati rispetto al Movie, grazie anche ad un interasse maggiore che permette di avere una ciclistica più "aperta" e misure di abitabilità superiori. A proprio agio anche l'eventuale passeggero, che in questo caso può usufruire di una porzione di sella più ampia ed anche di pedivelle richiudibili (tra l'altro molto ben fatte) per il posizionamento dei piedi a tutto vantaggio di una maggior comodità; d'altronde è anche l'unico a superare i due metri di lunghezza.
La strumentazione, un po' più leziosa, offre gli stessi