contenuti del KYMCO anche se qui con una grafica più giovanile sottolineata dai toni di giallo e rosso degli indicatori sul cruscotto. Identica la fornitura di spie di controllo e dei comandi al manubrio. In questo caso non è previsto un vano portaoggetti nel retroscudo ma ci sono anche qui il tappo della benzina (con apertura automatica) e la chiave di accensione dotata tra l'altro di chiusura di sicurezza antifurto. Peccato che in un progetto così recente non si sia pensato di poter aprire anche la sella dal blocchetto d'accensione come sul Movie, dovendo purtroppo ogni volta togliere la chiave dal quadro per infilarla nella serratura a lato della sella stessa e potendo così finalmente accedere al vano sottostante. Dei tre scooter presi in esame, tra l'altro il VS 150 è quello con il vano sottosella più ampio. Ci stanno ben due caschi demijet e qualcos'altro ancora grazie anche al posizionamento esterno della batteria (esattamente dal lato opposto del filtro dell'aria) che ha permesso di ricavare più spazio rispetto al Movie, dove la batteria si trova ancora nel sottosella, più al sicuro ma lasciando così la possibilità di stivare solo un casco demijet e poco più. Scarsa la visibilità dai piccoli se pur aerodinamici specchietti retrovisori. Il cavalletto laterale non è provvisto di molla di ritorno, ma un sistema di sicurezza fa spegnere automaticamente il motore in caso di dimenticanza o apertura involontaria.
     VS - 7 scatti ( 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 )
     Sul MALAGUTI invece, come tutti i ruota alta, lo spazio sotto la sella è poco profondo e ci sta solo un casco demijet e poco più; un lusso comunque visto che in alcuni casi non è nemmeno previsto questo e perciò di solito questi modelli vengono forniti quasi sempre con l'immancabile bauletto, che sopperisce degnamente alla manchevolezza di origine strutturale. Saliti a bordo troviamo una posizione di guida confortevole, con le gambe meno piegate che sugli altri due e con una sella ben imbottita anche per il passeggero. Sempre per quest'ultimo troviamo le pedane estraibili come sul SYM. Al manubrio, impreziosito da un cupolino azzurrato che protegge la strumentazione di bordo, aiutando nel contempo a deflettere l'aria dal busto del guidatore, veniamo al cospetto di una strumentazione che in apparenza sembra più completa di quella dei suoi antagonisti, ma che in realtà presenta solo una grafica molto elegante ed ha unicamente in più la spia della riserva. Belli ed un po' più ricercati i comandi al manubrio (come tutte le finiture del resto) e buona la visibilità dagli specchi retrovisori. Anche in questo caso è necessario togliere la chiave di accensione per accedere al vano sottosella. Scomodo il bocchettone del carburante sito nel retroscudo, sia per la sua conformazione che per il poco agio

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