5mq per ogni abitante equivalente. Essa è ricoperta da ghiaia, di vario spessore, che tratterrà i microrganismi presenti nelle acque, mentre sopra vi sono diverse piante di 'Phragmites Australis', comunemente conosciuta come cannuccia da palude. Si tratta di una pianta diffusissima da noi, la vediamo spesso lungo i fossi delle nostre campagne, e la sua prerogativa è quella di filtrare e depurare l'acqua nella quale è piantata. Un fantastico sistema inventato da madre Natura per filtrare l'acqua non proprio pulitissima e renderla balneabile!" Riprende: "È fra i sistemi con minor impatto ambientale e con i minori costi di gestione che si conosca, si inserisce perfettamente nell'habitat senza modificarlo, è piacevole da vedere in quanto è un giardino verde, non dà luogo a formazione di fanghi di

alcun tipo, né formazione di cattivi odori, né la presenza di insetti molesti. Rispetto ad un depuratore, che costa meno ma ha ingenti costi di manutenzione annuali, la fitodepurazione consente di abbattere i costi anche di parecchio e consente di consumare l'80% in meno di energia elettrica in quanto non sono necessarie parti elettromeccaniche per il suo funzionamento. Le acque

così recuperate, se ulteriormente affinate attraverso processi di battericizzazione, possono essere utilizzate per irrigare orti e giardini. L'utilizzo della fitodepurazione garantisce il rispetto della normativa italiana per lo scarico delle acque depurate in corsi d'acqua superficiali, su suolo e per riuso agricolo, civile ed industriale (ai sensi del Dlgs 152/99 e Dlgs 185/03)."
     A chi conviene installare un sistema di fitodepurazione? "Case singole non collegabili alla rete fognaria, campeggi, agriturismi, caseifici ed allevamenti, oppure ad aziende che trattano lavorazioni con versamento di oli minerali, come ad esempio le stazioni di servizio o le officine meccaniche. Per queste aziende, oltre all'impianto di fitodepurazione, consigliamo un sistema iniziale di depurazione delle acque tramite un sistema di disoleatori e trattamento acque di prima pioggia, in quanto le acque meteoriche generate in seguito al dilavamento dei piazzali adibiti a aree cambio olio, distribuzione carburanti, stoccaggio materie prime ecc. possono risultare particolarmente ricche di sostante inquinanti quali sabbia, terriccio, olii ed idrocarburi in genere, solventi e tracce
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