Ignoravo totalmente l'argomento. Dalla mia infanzia fino ad oggi non mi è mai capitato di condividere dello spazio con qualcuno che fosse affetto da balbuzie e come molti ritenevo fosse semplicemente un difetto fisico, paragonabile alla lordosi o ad una persona zoppicante; non conoscevo tanto più l'aspetto psicologico di chi balbetta, forse perché non ho mai fatto discriminazioni. Fatto sta che quando sono stato invitato a partecipare alla "Giornata d'informazione e diagnosi" presso la Casa del Giovane, in Via Gavazzeni, mi sono premunito di trovare del tempo per recarmi all'incontro con lo spirito solito di chi vuole informare su temi importanti e delicati. Non avevo fatto tuttavia i conti con la realtà che ci circonda.
L'attenzione è rivolta al Dottor Enrico Caruso, consulente scientifico dell'Associazione Demostene, psicologo, psicoterapeuta, psicopedagogista e musicoterapeuta, esperto del linguaggio e della comunicazione, che ci spiega lo scopo dell'associazione no-profit: "Denunciare il problema che esiste più di quanto sembri, stimolare gli affetti da balbuzie a curarsi e soprattutto informare la gente del fatto che non si guarisce in 15 giorni come molti studi pubblicizzano, lasciando il paziente, al termine della terapia, nelle condizioni precedenti se non psicologicamente abbattuto ed economicamente alleggerito", ha esordito Caruso. Quindi, lettori di Infobergamo.it, possiamo già fissare un "paletto" importante: si può guarire dalla balbuzie.
Con un lucido, Caruso ci mostra dei cerchi concentrici che schematizzano il problema, il quale riguarda in primis "Noi stessi", poi il nostro corpo, il linguaggio ed infine, il cerchio più grande, la società in cui viviamo. La balbuzie dunque non è solo un problema legato al linguaggio, anzi, prevalentemente nasce nel nostro "Io", scatenato da uno o più eventi che in qualche modo ci colpiscono, ci traumatizzano, come per le ossessioni, le fobie, le paranoie. L'ansia, lo stress, sono solo alcuni fattori che innescano l'atto del balbettare e, guarda caso, vi sono determinati fonemi oggetto del balbettio; inoltre i termini legati a concetti affettivi sono tra i più difficili da pronunciare, come le proprie generalità. Parlare con il capoufficio, sostenere una interrogazione, sono situazioni particolarmente difficili da affrontare. I balbuzienti hanno anche in comune una marcata aggressività che, pensate un po', nello scatenarsi il soggetto parla benissimo, senza tentennamenti. L'aspetto fisico del problema invece si manifesta nelle tensioni muscolari localizzabili in determinate zone del nostro corpo |