Bergamo vicina a Salerno e Siena. Non è uno strafalcione geografico "da pupa", ma il risultato di "Ecosistema Urbano 2007" , l'annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia, che vede la nostra città al ventiduesimo posto, subito dopo le "colleghe" toscana e campana. Il dato è abbastanza positivo, considerando che sono state esaminate tutte le 103 città italiane capoluogo di provincia e che, rispetto all'anno precedente, siamo avanzati di otto posizioni.
"Ecosistema Urbano" confronta le prestazioni ambientali delle città e ne stila una "classifica" in base a 25 indicatori. Essi registrano la qualità dell'aria, il consumo idrico, come funziona e quanto è usato il trasporto pubblico, quante sono le auto circolanti, l'estensione di aree verdi e di zone a traffico limitato. Proprio questo ultimo parametro vede Bergamo al primo posto, con 46 mq per abitante. Anche la raccolta differenziata ci vede in buona posizione, con il 41,6% di rifiuti riciclati e l'undicesimo posto nella lista. Siamo tra le migliori città per il trasporto pubblico, sia per l'offerta disponibile che per l'utilizzo e per le superfici delle aree verdi, che è di 3430,65 mq. Di questi, però, solo 6,78 mq per abitante sono fruibili, relegandoci alla metà della classifica dell'indicatore. Siamo nella media per quel che riguarda il numero di auto circolanti: con 62 auto su 100 abitanti occupiamo la cinquantesima posizione, mentre ne guadagniamo solo due in più per la produzione pro capite di rifiuti. Promossi a pieni voti (seconda posizione) per le perdite idriche: solo il 5% di acqua non viene consumata. Ma c'è il rovescio della medaglia: consumiamo troppa acqua in un'epoca in cui essa è un bene prezioso; siamo al novantesimo posto. Maglia nera anche per la qualità dell'aria (sessantatreesimo posto per la concentrazione di biossido d'azoto e sessantaduesimo per quella delle polveri sottili) e per la qualità del trasporto pubblico: l'indice sintetico in base 100 registra solo 8 mezzi a minor impatto ambientale.
Dai dati emerge che per migliorare la situazione è necessaria la sinergia tra istituzioni e cittadini: entrambi devono fare di più per rendere Bergamo maggiormente eco-sostenibile. Abbiamo pensato di sentire l'opinione dei secondi, che vivono quotidianamente la città e che sono in grado di modificare le cose. Lasciando da parte i numeri, siamo andati in strada a chiedere cosa ne pensano e cosa si può fare per "guadagnare punti". Ciò che ci colpisce, già dalle prime domande, è che pochi sanno del risultato raggiunto ed apprendono la notizia da noi per la prima volta; quasi tutti sembrano interessati all'argomento e questo ci consola un po'. |