Certo, non manca chi dice che "le notizie importanti sono altre", ma la maggior parte (fortunatamente) è sensibile al problema dell'ambiente.
     La buona posizione ottenuta in "ecosistema Urbano" rende orgogliosi, tuttavia, come viene sottolineato, "si potrebbe fare meglio": "siamo ventiduesimi su 103, è positivo, ma sarebbe meglio trovarsi tra le prime dieci città". Facile dictu, per dirla alla cicerone, ma come raggiungere questo risultato? Qui le idee sono più confuse. Inizialmente vengono fatte vaghe proposte su più spazi verdi, meno inquinamento e riduzione dei consumi. Ci facciamo più precisi, tralasciando i progetti aleatori, e parliamo degli indicatori di Ecosistema Urbano. Il discorso si accende. Davanti al primo posto per le zone a traffico limitato, a sorpresa, quasi nessuno si entusiasma: "muoversi in centro e in Città Alta è un impresa" sembra essere il ritornello. I cittadini ricordano più che altro la scomodità di non poter accedere a certe zone e il traffico che, di conseguenza, si crea. "Meglio così che con troppe isole pedonali", dice un ragazzo, mentre il padre sostiene che, in questo modo, si invogliano gli abitanti ad usare meno l'auto.
     A questo proposito i bergamaschi sembrano l'incarnazione del proverbio "predico bene, razzolo male": tutti affermano di sapere che è meglio lasciare l'auto a casa ed usare di più gli autobus o la bicicletta, ma nessuna delle persone intervistate mette in pratica il proponimento. Nonostante i problemi di traffico e parcheggio, con il relativo stress, continuano a preferire l'automobile. Un passo in avanti viene da coloro che usano sì l'auto, ma non da soli: "mi organizzo con i miei compagni di università e viaggiamo in quattro" afferma una ragazza, a cui fa eco un'altra "con le colleghe facciamo a turno: inquiniamo meno e risparmiamo sul carburante". Qualcuno dà la colpa al trasporto pubblico, che non sempre riesce ad essere un'alternativa vincente: "gli autobus nelle ore di punta sono talmente pieni che a volte è impossibile salire; per non parlare dei ritardi!". L'altra lamentela ricorrente è che alcune linee hanno poche corse, magari ad orari scomodi. Su questo tema i cittadini sembrano smentire i dati di Ecosistema Urbano e chiedono all'amministrazione maggiore impegno.
     La qualità dell'aria è l'altro problema generale, che periodicamente torna all'attenzione dei media e dei cittadini. Tutti sono concordi nell'affermare che blocchi del traffico e targhe alterne non servono a migliorare la situazione in maniera permanente, ma sono misure "d'emergenza", che tamponano la situazione, utili soprattutto a far sentire il problema alla collettività. "sentire alla tv o leggere sul giornale che i livelli di inquinamento sono troppo alti può fare effetto, ma finisce lì" ci dice un signore, "quando, invece, non posso usare l'auto

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