"passione ed un pizzico d'incoscienza: ecco la nostra ricetta per il successo"
                                              di Francesca Frosio

Quaresima a Bergamo, abbiamo visto la reazione della gente. Eravamo solo una decina, con percussioni raccattate qua e là e delle ragazze con le bandiere che cercavano di fare coreografie, ma la gente ci seguiva e apprezzava. Eravamo andati allo sbaraglio e questa reazione era inaspettata." Da allora la banda è cresciuta: nel 1997 è stato inserito un gruppo di fiati, creando una marching band vicina al modello americano e nel

2000, sull'onda del nuovo millennio, il nome cambia e diventa "MillenniuM marching band".
     "Prima ci chiamavamo 'Happy Hubbub', cioè 'felice frastuono', perché eravamo solo percussioni, continua Agostinelli. Il nome nuovo segna una svolta importante, caratterizzata anche da una nuova immagine, con accessori ridisegnati e nuove divise." L'anno successivo, sempre con la voglia di provare e quel po' d'incoscienza che li caratterizza fin dagli esordi, il gruppo ha partecipato al campionato mondiale per marching band in Germania. Sono stati accolti con stupore, poiché nessuno si aspettava che in Italia ci fossero Marching Band. "È più una cultura americana e nord europea", puntualizza Agostinelli. Lo stupore generale aumentò quando, dopo la prima esibizione, si classificarono quinti a livello mondiale. "eravamo stupiti anche noi", commenta sorridendo, "su 30 gruppi provenienti da tutto il mondo pensavamo di arrivare ventinovesimi! Siamo partiti ancora allo sbaraglio e ci siamo ritrovati in una realtà inimmaginabile per noi. Pensate per quelli che all'inizio ci avevano snobbati,