Dopo aver preso parte, con ottimi risultati, ad altri due campionati del mondo, nel 2003 in Italia e nel 2004 in Inghilterra, quest'anno sono volati in Corea del Sud, sull'isola di Jeju.
Fedeli al loro motto "proviamo", hanno vinto nuovamente il titolo di campioni del mondo di categoria. Ad ottobre hanno cambiato nome, diventando "MillenniuM Drum & Bugle Corps", un nome un po' lungo, che sancisce una "rivoluzione", sintetizzata da Agostinelli in tre parole: "solo ottoni, percussioni e flags, le bandiere". Un cambiamento notevole, una nuova filosofia di marching band più moderna ed impegnativa, che li porterà ad una assunzione di responsabilità ancora maggiore: "Se prima dovevamo dare 100, ora siamo qui per dare 130!" commentano alcuni ragazzi presenti all'intervista e li aiuterà ad affacciarsi al panorama mondiale. Il loro successo si consolida, quindi, sia sul piano internazionale sia su quello nazionale: dal 2004, da quando esiste il campionato italiano,
la MillenniuM si è sempre aggiudicata il primo premio, diventando campione d'Italia di marching band per tre anni consecutivi. Ciò nonostante, la vittoria per loro è sempre inaspettata: "Se si tratta del campionato italiano, consci del nostro livello, andiamo un po' più sul sicuro, ma non abbiamo mai la certezza di vincere. Alle competizioni mondiali partecipiamo sempre con la voglia di provarci e di dare il massimo: ci buttiamo, come sempre, ma certi risultati sono una sorpresa continua."