Utilizzando il linguaggio chiaro che lo caratterizza e desideroso di farsi capire da tutti, ci spiega che "Essa prevede che l'impresa possa essere finanziata solo se ci sono determinati requisiti. Anche prima c'erano, ma erano meno rigidi. In definitiva, più l'azienda è sana, più ha la possibilità di ottenere dei finanziamenti ad un tasso vantaggioso. Le banche, inoltre, rischiano meno perché il capitale che devono mettere da parte per quell'impiego è ancora più basso. All'avvento di Basilea II, che avverrà il primo gennaio 2007 ma i cui parametri sono già usati dalle banche, non succederà che le imprese avranno meno finanziamenti, bensì, che gli imprenditori più capaci avranno un tasso più vantaggioso rispetto a quelli meno capaci." Nonostante Basilea II e la prudenza

dell'ultimo periodo, sembra che ultimamente qualcosa si stia muovendo e la gente abbia ritrovato la fiducia nel fare investimenti, infatti il nostro intervistato precisa: "Si sta aspettando solo il risultato delle elezioni per poi, forse, partire un po' meglio". È però un dato di fatto che prima del 2003 la Cooperativa

di Garanzia garantiva finanziamenti per il 60%, ora, invece, solo per il 50% e che prima, chi apriva una nuova attività era circa il 30%, ora è il 25%, mentre sono aumentate le richieste di finanziamento per liquidità.
     Sempre parlando di numeri, è importante ricordare che Bergamo e Brescia sono le prime per entità di investimenti: da noi, ammontano al 18,25% del totale. Un buon risultato, se si pensa che ci sono province che arrivano solo all'1,3 - 1,4 %. Riganello ci tiene a sottolineare che "il territorio di Bergamo è sano, ovvero fatto da gente che lavora, che si impegna, e che tiene alla propria azienda. L'imprenditore lavorerebbe dalla mattina alle 5 fino la sera per pagare quelli che lui chiama debiti, ma che in realtà debiti non sono. C'è una mentalità lavorativa diversa, anche rispetto a quella dei territori vicini come Milano e Varese: se l'imprenditore bergamasco prende un impegno, tenta di portarlo a compimento fino alla fine, facendo, magari, i salti mortali. Il tessuto socio-economico, con queste premesse, è davvero sano."