corpo e lo trasportarono a Terni, sua città natale, dove, sopra un colle non
lontano dall'agglomerato urbano, gli diedero anonima sepoltura. Per queste gesta furono a loro volta tutti decapitati come San Valentino e furono seppelliti intorno a lui: in questo luogo sorse poi un grande cimitero cristiano, i cui resti sono ancora visibili ai nostri giorni. Dopo l'Editto di Milano del 313, con il quale l'imperatore Costantino concedeva ai cristiani la libertà di culto, la popolazione di Terni edificò la Basilica consacrata al Santo, più volte distrutta durante le guerre e ricostruita. Durante gli anni sono stati eseguiti numerosi scavi nel luogo per cercare i suoi resti e da uno studio approfondito effettuato da ricercatori della Carini Gentili leggiamo : "Dipinto sulla parete dietro l'altare maggiore c'era un carro, simboleggiante quello sul quale la leggenda dice che fosse trasportato il corpo di San Valentino: si ebbe allora la certezza che li riposasse la salma del martire. Infatti, il 21 giugno 1605, sotto il coro, si trovò una cassa di piombo racchiusa in un'urna di marmo, rotta da un lato. Nell'arca plumbea furono rinvenute le ossa del Santo, con il cranio non completamente sano, diviso dal busto." La separazione della testa dal busto potrebbe essere un ulteriore prova della decapitazione del martire. Non abbiamo una data certa della sua esecuzione, ma gli storici l'hanno collocata il 14 febbraio 270, anno durante il quale a Roma regnava l'imperatore Claudio II detto "Il Gotico".
Come mai un martire (che fra l'altro veniva invocato anche contro l'epilissia e la peste) è stato scelto come simbolo della festa degli innamorati? Fino al Medioevo, si riteneva che il 14 febbraio gli uccelli iniziassero a nidificare seguendo il risveglio della natura e quindi dell'amore. Inoltre, da tempo la Chiesa Cattolica stava cercando di porre termine ad un'antichissima festa pagana. Già dal quarto secolo. i romani rendevano omaggio, con un singolare rito, al dio Lupercus: coppie di animali venivano consacrate al dio, venivano messe in un'urna e mescolate fra loro, poi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un anno intero avrebbero vissuto in intimità per celebrare il rito dell'accoppiamento. L'anno successivo, si uccidevano le vecchie coppie e si ricominciava. Determinata a mettere fine a tutto ciò, la Chiesa Cattolica trovò in Valentino, ucciso proprio il 14 febbraio, il candidato ideale, il martire che era morto per difendere la fede in Dio dal paganesimo.
Esiste anche un altro San Valentino però, molto più commerciale del martire di Terni. È il simbolo degli innamorati che celebrano la propria festa il 14 febbraio di ogni anno. In tutto il mondo, le famose vignette degli "Amoreux di Peynet" rappresentano gli innamorati con i loro turbamenti. |