Botta in via S. Bernardino, la nuova stazione degli autobus progettata da Tomasi, il nuovo comando dei vigili urbani di via Coghetti, progettato da Simonetti, i vari interventi di riqualificazione urbana del centro storico, qualche edificio residenziale progettato da Traversi piuttosto che da Gambirasio qua e la per la città: eppure ci sono parecchi bravi e giovani architetti, possibile siano destinati a non lasciare il segno?
     La storia dirà cosa avranno lasciato le generazioni nate nel dopoguerra ai loro posteri, per quanto non possiamo che registrare l'ultimo momento storico nella quale una generazione di architetti e artisti hanno lasciato un segno forte nella città durante il regime fascista e non vorrei per questo essere tacciato di revisionismo o nostalgismo, ma semplicemente la cosa va ammessa per semplice onestà intellettuale.
     L'intero Centro di Bergamo limitrofo alla zona del Sentierone fu progettato da Marcello Piacentini negli anni venti, il magnifico palazzo di Piazza della Libertà è opera di Alziviro Bergonzo, i molti edifici disseminati nella città dai vari Muzio, Angelini e Pizzigoni, diedero a Bergamo quel rigore e quella austerità magnifica che tutt'ora caratterizza il suo cuore. Sarà la nostra generazione destinata a lasciare solo capannoni sulla A4 o qualche centro commerciale nella bassa pianura?
     Certamente il problema necessita di un approfondimento serio e una presa di responsabilità di tutti: cittadini impassibili anche di fronte alle più grandi brutture, progettisti poco coraggiosi, intellettuali troppo divisi, impresari troppo attaccati al denaro, politici troppo attaccati alla poltrona e ai voti. Da sempre mi balena per la testa un'idea: perché non mettere delle targhe sotto gli edifici o alle piazze o alle fontane con il nome del committente, del progettista che ha firmato il progetto e del politico che ne ha autorizzato la pratica come si fa per quelli di rilevanza storico artistica, tanto per sapere con chi dobbiamo prendercela o chi dobbiamo ringraziare?
                                                                 cristiano.calori@fastwebnet.it

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