MAGRE DA MORIRE
                                         di Cristina Mascheroni

     Rivoluzione nel mondo della moda. Dalla caliente Madrid arriva il grido del Governo spagnolo: "Basta agli scheletri in passerella!". Finalmente una norma di legge prende una posizione ben precisa contro l'anoressia: chi vuol fare la modella dovrà mantenere un indice di massa corporea non inferiore a 18, pari a 56 kg per 1,75 di altezza. Stante quanto dice la norma, "chiunque avrà un indice di massa corporea inferiore (tecnicamente detto IMC) non potrà più sfilare in passerella in quanto non offre un immagine sana del proprio corpo. Questo indice è il rapporto fra il peso espresso in chili e il quadrato dell'altezza in metri: solitamente, se inferiore a 18,5 - il valore medio stabilito dall'Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità - una persona è considerata sottopeso, pertanto, se la legge non verrà tacciata di incostituzionalità, molte modelle dovranno rivedere le proprie forme, pena il licenziamento".
     Si sono appena chiuse le sfilate moda milanesi e l'eco di questa "peso-rivoluzione" ha investito anche l'Italia: testimonial fedele di questa nuova teoria "cicciotella e felice" è una top model, non a caso bolognese, pezzo forte del defilè di Elena Mirò, che dalle passerelle milanesi ha sbandierato la sua felicità per la liberazione dalla schiavitù della bilancia. Inoltre, ora che ha riacquistato le sue morbide forme di italica appartenenza, ha anche trovato un fidanzato!
     Già. gli uomini. Che cosa ne pensano di questi scheletri con la pelle? Esistono degli estimatori delle donne-stampelle, ma la maggior parte di loro gradiscono le morbide forme che danno più sicurezza e fanno subito pensare all'amore. Le donne rotondette inoltre sono più allegre e godono di indubbia buona salute. Ricordiamo che questi digiuni uccellini in nome del dio "Moda" conducono esistenze strazianti brucando insalate e carote come caprette, gli spaghetti solo alla domenica per carità. e il bigné? Forse a Natale! Finocchi, insalate, bresaola, ravanelli. E quando è proprio una festa, una gustosa paillard.
     Avanti di questo passo, il "carrozzone" della Moda, della Tv e tutte queste belle riviste patinate con modelle magre in prima pagina stanno creando un folto esercito di donne tristi e affette da depressione acuta, che culmina troppo spesso in quella follia alimentare chiamata anoressia. Un virus, quello del digiuno, che infetta più di due milioni di ragazze italiane sotto i 25 anni, secondo i dati di Eurispes. "Magre da morire" è lo slogan che ripete da anni Fabiola de Clerq, stimata terapeuta che si è dedicata anima e corpo a sconfiggere questo che è ormai il male del secolo.

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